Autocarri a guida assistita: un enorme potenziale per trasporti e logistica

“Nell’attuale mondo dei trasporti e della logistica c’è indubbiamente bisogno di aumentare la sicurezza e l’efficienza”, esordisce così Massimo Masotti, capogruppo Trasporti di Confindustria Udine, commentando la sperimentazione annunciata da Autovie Venete degli autocarri con guida assistita su alcuni tratti della A4 e della A28.

Il platooning, ovvero un gruppo di veicoli che viaggiano in convoglio in modo automatico ed a breve distanza fra loro, sarà un elemento in grado di migliorare i trasporti e la logistica: la tecnologia, infatti, permetterà di ridurre gli incidenti imputabili a errori del conducente e anche lo stress di quest’ultimo, migliorando così la sua efficienza; gli autocarri, che viaggeranno a velocità costante e in gruppo, avranno una minor resistenza aerodinamica e quindi vi sarà una riduzione nel consumo di carburante e delle relative immissioni, con minori costi per tutti; la breve distanza fra gli automezzi del gruppo, infine, ridurrà lo spazio stradale occupato, con effetto benefico sulle minori code.

“Ecco perché vedo positivamente questo nuovo modo di far svolgere i trasporti e mi complimento con Autovie Venete per aver deciso la sperimentazione proprio su alcune tratte della sua rete autostradale, quindi vicino a casa nostra. Tale sperimentazione permetterà a noi tutti, addetti e non addetti del settore, di apprezzare in modo diretto i vantaggi del platooning, ma anche di rilevare le possibili criticità del nuovo sistema che soltanto la pratica quotidiana permetterà di scoprire e di risolvere nel modo più opportuno” - sottolinea ancora Masotti – “Come tutte le nuove tecnologie, queste vanno infatti prima adeguatamente testate sul campo e siccome qui parliamo di mezzi pesanti in movimento, credo che il volume di traffico che interessa la A4 verso Venezia sia il terreno più adatto per l’esperimento”.

Il capogruppo Masotti, plaudendo all’iniziativa, auspica che nei modi opportuni anche la categoria degli autotrasportatori regionali possa essere coinvolta nell’iniziativa, in modo – conclude – “da poter contribuire con utili suggerimenti alla migliore riuscita di questa sperimentazione”.