Venerdì 3 marzo, alle 17.30, nella restaurata Torre di Santa Maria si svelano obiettivi, persone e programmi dell’Associazione culturale ‘Archimede e Domenico Taverna’

Venerdì 3 marzo, alle 17.30, nella Torre di Santa Maria, fresca di restauro, saranno svelati obiettivi, persone e programmi dell’Associazione culturale “Archimede e Domenico Taverna”.

All’incontro interverranno: Piero Petrucco, presidente dell’Associazione Taverna, Andrea Cafarelli, prorettore dell’Università degli Studi di Udine, Giovanni Farese, professore di Storia economica dell’Università Europea di Roma, e Antonio Calabrò, presidente di Fondazione Assolombarda e Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, che riunisce oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane. Fondata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria è una rete unica a livello europeo.

Nel corso dell’evento sarà anche proiettato il documentario “Vecchia draga. L’avventura dell’impresa Taverna” (regia di Paolo Comuzzi – © Varianti). 

L’AsSociazione culturale Archimede e Domenico Taverna ha come missione quella di promuovere e valorizzare la cultura industriale, in relazione alla sua storia, alle sue dinamiche e ai risultati delle specifiche attività, dal livello locale a prospettive di comparazione internazionale, come esempio di propensione alla trasformazione e all’innovazione, offrendo elementi di riflessione sui temi del lavoro e della cultura d’impresa. L’Associazione è dedicata, appunto, alle figure di due illustri imprenditori: Archimede (1896-1969) e Domenico (1925-2018) Taverna.

Archimede fu un illuminato imprenditore nel settore edile, dei lavori marittimi e dei dragaggi, fondatore nel 1948 della Cassa Edile di Mutualità ed Assistenza della Provincia di Udine, capogruppo degli imprenditori edili (Gruppo Industrie Costruzioni Edilizie dell’Associazione Industriali della Provincia di Udine), Presidente (dal 1955 al 1969) dell’Associazione Industriali della Provincia di Udine, Senatore della Repubblica (1963-68). Sotto la sua guida, l’Impresa Taverna svolse importanti lavori nella prima metà del ‘900, come le bonifiche della Bassa friulana e dell’Istria, la sistemazione del Cormôr, la costruzione di banchine, moli e ponti in molte Regioni d’Italia.

Dal canto suo, Domenico Taverna fu convinto assertore della necessità di mettere in campo iniziative culturali volte a documentare e valorizzare il patrimonio culturale, sociale, tecnico-scientifico delle attività produttive del Friuli, a partire dal settore edile. Imprenditore edile, Proboviro dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Consigliere della Cassa Edile di Mutualità e Assistenza della Provincia di Udine, Presidente Regionale dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili del Friuli Venezia Giulia (1984-94), l’ingegner Taverna gestiva l’azienda omonima, avviata nel 1890 e specializzata in lavori marittimi ed edilizia idraulica.

 

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