L’ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling in visita in Confindustria Udine

La Germania rappresenta il primo partner commerciale per il Friuli Venezia Giulia e per la provincia di Udine assorbendo, nel primo semestre del 2019, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine, rispettivamente il 15,3% e 16,1% delle vendite oltre confine.

E’ sufficiente citare questo dato per capire quanto sia rilevante il rapporto economico tra la nostra regione e la Germania e quanto si sia rilevata importante e prestigiosa la visita a palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine, dell’ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, accompagnato dal consigliere politico dell’Ambasciata, Niklas Wagner.

L’ambasciatore è stato ricevuto in un incontro da Fabrizio Cattelan e Michele Nencioni, rispettivamente vice presidente e direttore generale di Confindustria Udine, alla presenza del presidente della Camera di commercio di Pordenone e Udine, Giovanni Da Pozzo e del segretario generale camerale, Maria Lucia Pilutti.

L’incontro ha toccato alcuni punti focali di reciproco interesse. In primis, a detta dei presenti, il tema della formazione. Partendo dal successo della formazione duale tedesca, anche l’Italia e la nostra area nordestina stanno facendo passi significativi per colmare il gap tra il mondo della formazione e le reali esigenze di imprenditori e imprese.

Il vice presidente Cattelan ha ricordato gli sforzi e le progettualità messe in campo per sostenere i percorsi di studio degli ITS, ricordando anche come la formazione universitaria debba entrare in maniera pervasiva all’interno delle aziende per toccare con mano le realtà produttive.

Il presidente Da Pozzo si è invece soffermato sui buoni rapporti con il Paese d’Oltralpe evidenziando che Italia, Germania e Francia devono riprendere il filo della conduzione delle politiche europee, improntate alla tenuta e al benessere economico e sociale, collanti veri dell’Europa unita.

L’ambasciatore, dal canto suo, ha evidenziato come, durante il suo mandato, abbia ferma intenzione di puntare al rafforzamento della collaborazione tra le industrie tedesche e italiane, accumunate da una ricerca sempre più essenziale di risorse umane e figure da inserire nelle attività manifatturiere e digitali.

Visioni comuni tra gli interlocutori su temi, quindi, fondanti rispetto al futuro e alla crescita economica dei rispettivi territori.

 

I DATI - Interscambio FVG-Germania

I sistemi di produzione tedesco e friulano, come quello italiano, sono fortemente integrati tra loro nelle catene globali del valore. Il rallentamento tedesco si è infatti riflesso sulle esportazioni in Germania che sono diminuite, nel primo semestre del 2019, del -0,6% in FVG (da 1.127 a 1.120 milioni di euro) e del -4,1% in Provincia di Udine (da 541 a 519 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nonostante questo calo, il 36,4% dei prodotti farmaceutici esportati dalla provincia di Udine nel mondo sono venduti in Germania. Percentuali elevate riguardano anche le apparecchiature elettriche, 30,7%, articoli in gomma e materie plastiche, 30,1%, prodotti alimentari, 26,7%, autoveicoli e componenti, 25,1%, bevande, 20,5%, prodotti della metallurgia, 20,4%, prodotti in metallo, 19,6%. Valori percentuali leggermente inferiori, ma comunque significativi in volume, anche per imobili, 11,8%, e macchinari, 6,5%.

Sempre nel primo semestre 2019, l’export di prodotti della metallurgia è sceso del -15,4% rispetto allo stesso periodo del 2018 (quando era cresciuto del +20,1% rispetto al 2017), passando da 207 a 175 milioni di euro. Seguono i prodotti in metallo (-13,6%), macchinari (-4,4%), articoli in gomma e materie plastiche (+13,7%), prodotti alimentari (+10,5%), mobili (+4,4%).

Le importazioni, cresciute nei primi sei mesi dell’anno in corso del +2,8% (da 226 a 233 milioni di euro), hanno riguardato principalmente prodotti chimici (-0,2%), prodotti della metallurgia (-12,4%) e macchinari (+10,2%).

Una mancata inversione di tendenza della produzione industriale tedesca nei prossimi mesi potrebbe quindi avere ripercussioni sull’export della provincia di Udine, cresciuto del +38,6 % dal 2015 al 2019 nei confronti della Germania.