La ricetta del professor Cottarelli per la Fase 3

Investimenti pubblici, semplificazione e efficientamento della pubblica amministrazione, riforma della Giustizia e investimenti in istruzione.

E’ questa, in sintesi, la ricetta per la Fase 3 in Italia del professor Carlo Cottarelli, che è intervenuto on line all’Executive Master in Business Administration dell’Università di Udine, organizzato oggi dall’Ateneo friulano con il patrocinio di Confindustria Udine.

La Lectio Magistralis del professor Carlo Cottarelli, introdotto dal Magnifico Rettore, Roberto Pinton, e dalla Presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, ha fornito ai corsisti una panoramica economica in vista della fase di ripresa successiva all’attuale crisi.

“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti – ha affermato Cottarelli – perché riguarda sia la domanda, sia l’offerta. Una crisi alla quale si sta tentando di reagire con politiche espansive, che consentono ai Governi, con la garanzia delle banche centrali, di aumentare il deficit pubblico e il debito in percentuali che non hanno precedenti storici”.

Tutti stanno facendo manovre espansive, ma il problema dell’Italia – come ha ricordato il professore – è determinato da un debito elevato e da una crescita che è bassa da almeno 20 anni. Il sostanza, ce lo possiamo permettere “soltanto perché c’è stato il sostegno delle autorità europee, dalla BCE alla Commissione. Questo ci ha consentito di evitare una crisi finanziaria e di spendere”.

Ma il tema è: come spendiamo?

“In misure difensive – è la risposta di Cottarelli -, che attenuano la botta per famiglie e imprese, ma difficilmente faranno ripartire l’economia. Ci vorrebbero misure dichiaratamente più espansive, facendo investimenti pubblici, che alimentano subito la domanda e lasciano qualcosa alle future generazioni. Meno efficace sarebbe un taglio delle tasse o un riduzione dell’Iva, perché si corre il rischio che, pur spendendo molto, queste risorse alimentino più il risparmio che la domanda, sia per le famiglie, sia per le imprese”.

Tagliare la burocrazia e rendere più efficiente la pubblica amministrazione, misurandone le performace, riformare la Giustizia per accrescere la certezza del diritto, e investire nella pubblica istruzione sono gli altri pilastri per la ripartenza elencati da Cottarelli, che ha poi risposto alle numerose domande dei corsisti.

A un preciso quesito su un rischio default per il nostro Paese, il professore ha risposto che “al momento i mercati in primis ci dicono che questo rischio è basso, ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’Italia deve riprendere a crescere, perché non lo faceva già prima della crisi sanitaria. Non c’è alternativa”.

Un concetto, questo, rimarcato anche dalla presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, che ha sottolineato come, al momento, “manchi una strategia, manchino menti aperte, competenti e orientate al cambiamento continuo di cui abbiamo bisogno per affrontare l’evoluzione in atto”.

“L’Executive MBA dell’Università di Udine – hanno ricordato la presidente di Confindustria Udine e il Magnifico rettore - presenta un programma finalizzato proprio allo sviluppo di profili professionali in grado di affrontare l’attuale scenario competitivo attraverso una solida cultura manageriale. Un approccio che genera valore non soltanto per i corsisti, ma per l’intero territorio”.