Sfide e opportunità: navigare i rischi d'impresa per promuovere la parità di genere

La certificazione della parità di genere rappresenta un valido strumento per dimostrare l’adozione di misure e policy aziendali finalizzate alla riduzione del gender gap. Le imprese che possiedono tale certificazione incontrano il favore delle stazioni appaltanti e degli stakeholder, possono accedere a incentivi economici, dimostrano di contribuire alla Missione V del PNRR, ma soprattutto di agire concretamente per il miglioramento della qualità del lavoro femminile in azienda.

“Sfide e opportunità: navigare i rischi d'impresa per promuovere la parità di genere: è questo il titolo del convegno che la Commissione Women Empowerment di Confindustria Udine guidata da Francesca Cancellier promuove a Udine mercoledì 27 marzo, con inizio alle 17, nella Foresteria di palazzo Torriani. Si tratta di un incontro dedicato allo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo e consapevole in cui saranno illustrate proprio le opportunità offerte dalla certificazione di parità di genere.

La certificazione di parità di genere è un riconoscimento attribuito alle imprese che implementano politiche aziendali per ridurre le disparità di genere. La certificazione, infatti, attesta le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro in relazione alla parità salariale, alle opportunità di carriera, alla gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità. La certificazione è un intervento del PNRR a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità e viene rilasciata da Organismi accreditati.

“La certificazione di parità genere è inserita nell’UNI/PdR 125 2022 ed è una prassi di riferimento con cui l'Ente Italiano di Normazione (UNI) fornisce le linee guida per l’attuazione di un sistema di gestione interno ad un’organizzazione, dedicato alle politiche che realizzino e promuovano la parità di genere. Di fatto – spiega Francesca Cancellier - non è obbligatoria, ma offre diversi vantaggi alle aziende che decidono di affrontare questo percorso: oltre al miglioramento del clima aziendale, grazie all’adozione di pratiche che riducano il divario di genere e promuovano la crescita professionale femminile, ci sono anche incentivi economici da non sottovalutare. Da qui il nostro impegno, come Commissione Women Empowerment, a sensibilizzare il mondo dell’imprenditoria sul tema, con lo scopo di promuovere nelle aziende questo strumento”.

Interverranno all’incontro Anna Limpido, consigliera di parità regionale, Monica Bortoli, Hr Consultant & business coach, Sabrina Brescacin, Sustainability coach, Francesca Napolitano, Equity, diversity & inclusion consultant, e Claudia Ogriseg, vicepresidente residente della sezione FVG degli Avvocati giuslavoratoristi italiani.