PMP Inclusion Day

A volte, l’innovazione non è fatta solo di tecnologia d’avanguardia, ma del passo lento e determinato di una persona con disabilità che entra per la prima volta in un’azienda, trovando uno spazio che non sapeva poter essere anche suo. È questa la fotografia più autentica del PMP Inclusion Day, l’evento organizzato, mercoledì 3 dicembre, nella sede di PMP Industries a Coseano, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità: non una celebrazione formale, ma un laboratorio di idee, testimonianze e visioni che puntano a ridisegnare il concetto stesso di impresa e di fare impresa. 

Un’occasione di riflessione collettiva e di confronto per celebrare la diversità e il valore unico di ogni persona, ma anche per rinnovare l’impegno delle imprese friulane nella costruzione di una società più inclusiva, equa e accessibile a tutti.

Promosso da PMP Industries, in collaborazione con Arte&Libro e Confindustria Udine, l’appuntamento ha riunito istituzioni, aziende, esperti e protagonisti dell’inclusione lavorativa, con un obiettivo chiaro: trasformare buone intenzioni in prassi concrete, capaci di creare valore e futuro. 

Ad aprire i lavori i saluti istituzionali di Luigino Pozzo, presidente e fondatore di PMP Industries e presidente di Confindustria Udine, di Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, della presidente di Arte&Libro Katia Mignogna e del ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, intervenuta con un videomessaggio. Sono seguiti i contributi di Giusy Versace, senatrice e atleta paralimpica e Angelo Montanari, rettore dell’Università di Udine. 

Il cuore pulsante della serata è stata la tavola rotonda “Voci d’impresa, storie d’inclusione”, moderata dal giornalista Rossano Cattivello, affiancato da Mattia Cimenti, con i racconti concreti, talvolta coraggiosi, quasi sempre complicati, di chi sta trasformando l’inclusione in strategia. 

A seguire, una performance di lettura animata a cura dell’Accademia delle Libere Abilità e Fondazione Radio Magica ETS ha dato voce alle emozioni, prima della consegna del testimone a Danieli Group per l’Inclusion Day 2026, e di un light dinner – inclusivo anch’esso – firmato dal Team Divergente Gourmet, progetto di Arte&Libro Onlus. 

“Sono orgoglioso di portare avanti questo progetto - ha dichiarato Luigino Pozzo -; vedo questi ragazzi con disabilità inseriti nel mondo del lavoro sereni e entusiasti. Noi imprese abbiamo dato loro il senso dell’utilità; loro a noi il senso del benessere comune”. Un pensiero condiviso da Marco, uno dei giovani lavoratori coinvolti: “È come se avessimo trovato una luce in galleria, che ci illumina passo dopo passo”. 

L’assessore regionale Alessia Rosolen ha rimarcato la centralità dell’impegno pubblico: “L’inclusione è un dovere prima ancora che una sensibilità. Immaginare una società che rimuove ogni ostacolo è un compito che sento in modo profondo”. Rosolen ha sottolineato l’importanza della nuova pianificazione: “Per la prima volta abbiamo un masterplan del collocamento mirato, uno strumento che offre certezze e programmazione”. E guarda già oltre: “L’inclusione comincia molto prima dell’ingresso nel mercato del lavoro, dalla scuola”. 

Per Katia Mignogna l’inclusione è, prima di tutto, concretezza: “Arte e Libro non fa assistenza: la nostra produzione è l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. L’innovazione sta nelle cose più semplici: è il lavoro che si deve adattare alla persona. Una sinergia che ci coinvolge oggi con grandi realtà del territorio - Biofarma, PMP Industries, Danieli, Calzavara, Ramo e Cimolai, e, a breve, anche con MEP, Bosch e Cigierre - e che, in un prossimo domani, ci piacerebbe potesse dare vita a un tavolo comune sull’articolo 14 tra Regione, cooperative, imprese e associazioni di categoria”. 

Nel suo videomessaggio, il ministro Locatelli, complimentandosi con Arte e Libro per l’attività svolta e con le imprese friulane che hanno avviato concreti percorsi di collaborazione, ha parlato di “giornata storica”, evidenziando come “il nostro obiettivo sia valorizzare le potenzialità delle persone, mettere in luce i talenti e lasciare da parte i limiti. Se crediamo nell’accessibilità universale non lasciamo indietro nessuno”. 

Giusy Versace, ha rimarcato il ruolo trainante dello sport, si è detta convinta che “se tutti ci impegnassimo veramente per agevolare l’inclusione, sarebbe un passaggio epocale”. 

Per il rettore Montanari: “Il concetto chiave è la persona. L’università si sente parte attiva nella formazione e nella rimozione delle barriere”. 

Le aziende partner di Arte&Libro hanno poi raccontato come l’inclusione sia ormai parte del loro Dna imprenditoriale. 

La ‘pioniera’ Gabriella Tavasani (Biofarma) ha ricordato gli inizi: “Già nel 2017 sentivamo la necessità di essere vicini alle persone con disabilità. Abbiamo vinto resistenze interne e ora il modello è replicabile”. Le ha fatto eco Marco, ragazzo con disabilità: “Questa esperienza ha trasformato le nostre fragilità in risorse” .

Pozzo ha evidenziato la scommessa industriale: “Impiegare questi ragazzi in un’azienda metalmeccanica nella produzione di valvole è stata una sfida lunga e complicata, ma alla fine vinta. È una questione culturale la responsabilizzazione del dovere. Seguire questa strada porta a grandi risultati”. 

Brussi (Danieli) ha rilanciato il tema del valore condiviso: “Un’azienda deve puntare al profitto per distribuirlo, ma ci deve essere un dividendo sostenibile anche nella comunità. Danieli sostiene con convinzione le associazioni per le famiglie ed è sponsor nazionale della nazionale paralimpica di nuoto”.  La testimonianza di Monica, dipendente Danieli inserita con Arte&Libro, ha dato la misura del cambiamento: “Ho acquisito autonomia economica e dignità umana”. 

Per Schneider Savio (MEP Group), la strada è tracciata: “Va tolto ogni alibi sul fatto che non sia possibile o che un’azienda non sia adatta. Una soluzione si trova sempre. La scuola fatica a creare competenze spendibili? Vanno create connessioni con le imprese, che sono il driver principale. È l’impresa che deve andare verso l’individuo”. 

Le storie ascoltate al PMP Inclusion Day raccontano un territorio che ha smesso di parlare di disabilità soltanto in termini di assistenza e che ha scelto l’inclusione come asset strategico, sociale, culturale e perfino competitivo. 

Se il testimone passa ogni anno a una nuova impresa - nel 2026, come anticipato, sarà il Gruppo Danieli a raccogliere il testimone da PMP Industries -, il messaggio, invece, resta: la vera innovazione è quella che mette le persone nella condizione di dimostrare ciò che sanno fare. 
In fondo, come ha detto Dario, ragazzo del Team Arte&Libro inserito in PMP Industries: “Al lavoro dobbiamo essere tutti uguali: bisogna viaggiare alla pari, altrimenti la produzione non prosegue”.