Dispersione idrica: i manufatti in vetroresina possono essere una soluzione al problema del FVG

Il Friuli Venezia Giulia – è notizia apparsa ieri sulla stampa - è la sesta regione in Italia per dispersioni idriche di rete, tanto che il 40% dell’acqua prelevata non arriva all’utenza finale. Una soluzione al problema è arrivata questa mattina da Palazzo Torriani che ha ospitato un convegno promosso dalla rete d’impresa Together for Tomorrow (T4T), costituita all’interno di Confindustria Udine, sulle metodologie costruttive e sulle esperienze applicative dei prodotti plastici rinforzati in fibra (PRFV) di vetro legati al ciclo delle acque. L’incontro si è focalizzato, infatti, proprio sulla presentazione del materiale in vetroresina e delle sue proprietà ed ha avuto lo scopo di illustrare i prodotti realizzati dalle aziende regionali particolarmente indicati per l’utilizzo negli impianti di trattamento delle acque. Almeno quattro le caratteristiche peculiari dei manufatti in vetroresina che possono rivelarsi fattori vincenti: elevata leggerezza; elevata resistenza meccanica; elevata resistenza alla corrosione; elevata coibenza termica. Per Carlo Celledoni, di T4T, “i prodotti plastici rinforzati in fibra (PRFV) possono coprire un’amplissima gamma di esigenze all’interno del ciclo delle acque. Contro la dispersione idrica non va pertanto sottovalutata l’offerta produttiva delle tante aziende storiche nel trattamento della vetroresina presenti in Friuli, che sono vere e proprie eccellenze del settore, anche perché si sono mantenute costantemente aggiornate nell’evoluzione dei materiali grazie al supporto della ricerca accademica”. Ed è stato proprio il professor Francesco De Bona, dell’Università di Udine, a sottolineare il ruolo dell’ateneo nello sviluppo dei materiali: “La vetroresina può essere progettata ma per progettarla al fine di farla costare meno e funzionare meglio servono metodologie avanzate. L’Università in tal senso può dare il suo fattivo contributo alla progettazione. Ad esempio, le stesse tecniche che servivano negli anni passati alla costruzione degli alettoni delle monoposto in Formula Uno possono oggi essere applicate alla vetroresina per rendere più competitivo il prodotto”. “La collaborazione con l’Università di Udine e con Friuli Innovazione - ricorda Valerio Danielis, di Carbon Compositi – sta già producendo ottimi risultati. Non serve andare all’estero a cercare chissà cosa; le aziende del comparto della nostra provincia adottano già tecnologie avanzate a chilometri zero per una produzione ottimale del PRFV., un materiale peraltro “eco-friendly” visto che è composto da sostanze che si trovano già allo stato naturale”. L’incontro è poi proseguito con gli approfondimenti tecnici a cura di: Roberto Peresson, di M.M, che ha effettuato una nota storica sull’utilizzo del PRFV in Friuli Venezia Giulia (profili, strutture, grigliati), Pier Luca Boga, di T4T, che ha passato in rassegna vasche, serbatoi, coperture, montaggio e manutenzioni, e Carlo Zingoni, di N Sguassero/Sintecnica, che ha analizzato metodologie costruttive, caratteristiche tecniche ed esperienze applicative delle tubazioni in PRFV. Oltre a tutto, uno dei pregi della vetroresina è determinato anche dal fatto che, grazie alle tecnologie di riciclo, i suoi residui possono venire riutilizzati in edilizia o addirittura, come avviene nella vicina Austria, come combustibile negli impianti cementizi. Per il futuro sono previsti altri incontri di aggiornamento a cura della rete d’impresa Together for Tomorrow, esempio di aggregazione riuscita, anche grazie al supporto di Confindustria Udine, fra aziende dello stesso settore che utilizzano la medesima materia prima, la vetroresina appunto, realizzando prodotti però diversi e spesso complementari. “La nostra rete d’impresa – ricorda Danielis – è operativa da quattro anni. L’unione ha fatto la forza come gruppo di acquisto, nelle partecipazioni alle fiere e per aumentare la nostra competitività internazionale. Va da sé che non dobbiamo fermarci qui, ma intraprendere tutti insieme, con rinnovato spirito di iniziativa, nuove sfide di mercato”.