Scambio termico: patto in FVG tra mondo accademico, della ricerac e delle imprese

Patto in Friuli Venezia Giulia sullo scambio termico tra mondo accademico, della ricerca e delle imprese. A palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine, si è tenuto, infatti, un incontro di presentazione del lavoro sul tema “Simulazione ed ottimizzazione di componenti ed impianti (con diversi fluidi)”, commissionato da Area Science Park alle università di Udine e Trieste che, con il contributo anche di Confindustria Udine, andrà a costituire le basi per il progetto di interesse diffuso sullo scambio termico, nei confronti del quale diverse aziende regionali del settore hanno manifestato una precisa volontà di approfondimento. “Lo scorso luglio, nel corso di uno workshop organizzato in collaborazione con Area Science Park – ricorda Alessandra Sangoi, vice-presidente di Confindustria Udine delegato alla Piccola Industria con delega a Innovazione, Ricerca, Università e Parchi Scientifici – avevamo individuato quattro proposte di progetti di interesse diffuso sullo scambio termico. Di concerto con le aziende associate, abbiamo alla fine deciso di proseguire i lavori sulla simulazione ed ottimizzazione di componenti ed impianti (con diversi fluidi) anche per le sue opportunità di finanziamento dal momento che rientra tra le aree di Specializzazione Strategica Regionale (S3) correlate alle traiettorie di sviluppo della filiera metalmeccanica oggetto dei prossimi bandi POR FESR 2014-2020”. Lo studio di prefattibilità - previsto dal percorso di innovazione – verrà congiuntamente realizzato dai professori Giovanni Cortella, dell’Università di Udine, e Marco Manzan, dell’Università di Trieste. Cortella sottolinea “come in questo progetto assistiamo al coinvolgimento di diverse industrie della nostra Regione, seppure concorrenti tra loro, che, con lungimiranza, sono però motivate a partecipare, in forma aggregata e spontanea, allo soluzione di un problema comune, quello della simulazione e dell’ottimizzazione di componenti ed impianti”. Dal canto suo Manzan rassicura sulle tempistiche rapide: “Contiamo di chiudere lo studio di fattibilità per l’inizio dell’estate. Come università di Trieste puntiamo a dare seguito in Friuli Venezia Giulia a un progetto appena concluso per l’ottimizzazione degli scambiatori di calore che avevamo sviluppato oltre che con partner regionali anche con partner europei. Questo implicherà una serie di attività che comprendono anche il supporto di sofisticati sistemi di simulazione virtuale nella progettazione degli impianti di scambio termico”. Importante sarà anche il ruolo che Area Science Park si ritaglierà nello sviluppo di questo progetto. Area, come ha evidenziato Eva Vessel, responsabile dell’Ufficio per l’Innovazione delle imprese di Area Science Park, non soltanto ha commissionato lo studio di fattibilità, ma potrà supportare le attività di verifica di fattibilità tecnico-economica, comprendenti eventualmente anche prime prove e simulazioni virtuali.