La Visione di Confindustria Udine - L'industria friulana riparte dopo un anno in trincea. La conferenza stampa d'inizio anno dell'Associazione

Si è tenuta questa mattina, a palazzo Torriani, la conferenza stampa di inizio anno di Confindustria Udine. Accanto alla presidente Anna Mareschi Danieli il vicepresidente vicario Cristian Vida (che è intervenuto sulle tematiche del credito), i vice presidenti Fabrizio Cattelan (che ha parlato della responsabilità sociale d’impresa) e Dino Feragotto (suo l’excursus in merito all’innovazione), la presidente di ANCE Udine, Angela Martina (che ha relazionato sullo stato di salute del comparto edile provinciale), il coordinatore della Delegazione di Tolmezzo, Nicola Cescutti (sue le riflessioni sul tema dell’impresa in Montagna), il direttore generale Michele Nencioni. L’incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto congiunturale dell’economia friulana, per riassumere i filoni di attività dell’Associazione e indicare infine la visione strategica di Confindustria Udine per il futuro.

 

ECONOMIA REGIONALE

L’economia del FVG, dopo la contrazione ‘senza precedenti’ dovuta a una situazione ‘senza precedenti’, registrata nella primavera 2020, ha segnato in estate un rafforzamento decisamente superiore alle attese, supportato anche da una maggiore tenuta del manifatturiero e da un robusto rimbalzo delle esportazioni. Il progressivo recupero della domanda, assieme alle misure a sostegno dell’economia, ha arginato la caduta del Pil, che si stima chiudere il 2020 in FVG con un calo del -9,3% rispetto all’anno precedente. Dato decisamente migliore rispetto alle previsioni diffuse sia a luglio scorso (-10,4%) che ad ottobre (-9,8%). Questo risultato nettamente migliore rispetto allo stimato del 2020 porta con sè un peggioramento delle stime per l’anno in corso. Per il 2021 quindi ci si attende una crescita del +5,1% (a luglio si prevedeva un rimbalzo del +6,0%, a ottobre del +6,3%) trainata dall’industria e dalle costruzioni (il cui valore aggiunto è previsto rimbalzare del +8,1% e dell’11,1% rispettivamente). Il valore aggiunto dei servizi, settore particolarmente colpito dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, è previsto crescere nell’anno in corso in misura minore, del 3,9%. A oggi la stima di crescita del PIL nel 2022 è del +4,2%.

Per quanto riguarda i consumi delle famiglie si reputa che nel 2020 siano crollati del -10,6%. Il recupero previsto per il 2021, del +5,2%, compenserà solo parzialmente la flessione del 2020. L’impatto del Covid-19 si è riflesso anche sugli investimenti. Per il 2020 si stima un calo del -6,2%. Per il 2021 ci si attende una decisa crescita sia per la ripresa del ciclo economico, in particolare nella seconda parte dell’anno, sia per l’erogazione di fondi europei, sia per le favorevoli condizioni di finanziamento +10,9%.

La ripartenza del commercio mondiale farà da traino alle esportazioni regionali che potrebbero risalire del 5,9% quest’anno. Il tasso di disoccupazione è previsto aumentare nel 2021 di 1,7 punti percentuali e attestarsi al 7,8%, per poi scendere gradualmente nei prossimi anni, ma tutto dipenderà da quando il blocco dei licenziamenti verrà sollevato.

 

L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

Anna Mareschi Danieli ha ricordato come l’attività di Confindustria Udine nell’ultimo anno sia stata particolarmente intensa: “un vero e proprio anno in trincea – ha affermato - al fianco delle nostre imprese”.

 

FORMAZIONE - Nel 2020, nonostante uno stop di 2 mesi (marzo e aprile) che fondamentalmente ci è servito per riorganizzarci rispetto alle nuove esigenze venute a galla, prima fra tutte la somministrazione on line, sono stati realizzati 100 corsi per un totale di 916 ore di docenza e 1.112 corsisti.

Executive Master in Business Administration di Confindustria Udine in collaborazione con l’Università di Udine. Alla sua partenza questo master ha dimostrano l’enorme buco di offerta riguardo alla alta formazione degli imprenditori registrando una adesione straordinaria. Quest’anno, alla sua seconda edizione, abbiamo oltre 130 fra executive manager e imprenditori attualmente in formazione, 300 ore di didattica. Questo progetto ci sta dando enormi soddisfazioni.

E’ stata stipulata convenzione con l’Università di Udine per lo sviluppo presso Uniud Lab Village di laboratori congiunti al fine di condividere know-how e strutture di ricerca. Data la mancanza delle stesse in regione e la profonda necessità di formare sul campo.

È Continuata la Partnership con MITS per l’orientamento di studenti, delle loro famiglie e dei docenti attraverso la promozione di corsi specialistici, inserimenti in azienda dei tecnici superiori già durante il periodo formativo e colloqui e convegni per le famiglie.

ORIENTAMENTO – Continuativa è stata, nelle scuole di ogni ordine e grado, l’azione di orientamento e di conoscenza delle opportunità offerte dalle imprese del territorio.

 

FISCALE

Attività di consulenza

La consulenza in ambito tributario ha riguardato circa 4.000 consulenze di dettaglio. Oltre alla consulenza fiscale ordinaria, nel 2020 la nostra struttura ha supportato le imprese associate nell’applicazione dei complessi, per usare un eufemismo, provvedimenti normativi diramati per fronteggiare l’emergenza Covid. La struttura, anche attraverso la partecipazione al coordinamento tributario triveneto, si è fatta promotrice di proposte di semplificazione e modifica delle norme fiscali.

Sono state inoltre promosse istanze di consulenza giuridica nei confronti della Direzione Regionale Agenzia Entrate a tutela degli interessi degli associati.

Infine è proseguita la collaborazione con l’ufficio fiscale della regione sulle manovre agevolative in materia di Irap.

Lo Sportello iperammortamento e welfare aziendale prosegue la sua attività attraverso incontri ad hoc nelle aziende per supportare le imprese nella corretta applicazione delle normative che consentono questi notevoli vantaggi fiscali.

 

SINDACALE

In questo anno imprevedibile l’area sindacale si è trovata decisamente in prima linea. Migliaia le consulenze (nel periodo da metà marzo a maggio abbiamo registrato oltre 100 consulenze telefoniche in media al giorno), 430 procedure di cassa integrazione attivate e chiuse con accordo sindacale e 650 conciliazioni. Da aprile 2021 ci aspetta una nuova sfida per tutelare e salvaguardare le aziende e i posti di lavoro.

RAPPORTI CON I SINDACATI – è stato costituito il Comitato Paritetico Territoriale Udinese al fine di affrontare uniti l’emergenza Coronavirus: l’impegno congiunto tra Confindustria Udine e CGIL, CISL e UIL ha dato i suoi frutti sfociando, a fine aprile, in un accordo quadro sull’applicazione, a livello territoriale, delle misure di prevenzione per il contrasto e il contenimento dei contagi negli ambienti di lavoro. È stato redato da Confindustria Udine il protocollo di contenimento del Covid 19 all’interno delle imprese, un documento di estremo dettaglio che sintetizzava norme e procedure da attuare in base alla dimensione aziendale e al settore di operatività. Le imprese associate sono state spronate ad inviare al CPTU il protocollo Covid adattato alle proprie realtà aziendali, ciascun protocollo è stato quindi vagliato, a volte modificato e quindi controfirmato dai sindacati e dall’azienda sanitaria (ASUFC), con Confindustria Udine come garante.

 

SICUREZZA

Consulenza diretta è stata data su tutti gli aspetti relativi ai DPI, gestione dei casi positivi, rientro dei guariti, sulle misure di distanziamento, pulizie e sanificazioni, tamponi rapidi e molecolari.

 

AMBIENTE

Per quanto riguarda la tematica Ambiente ANCHE IN QUESTO CASO LA PANDEMIA GIOCA UN RUOLO DA PROTAGONISTA. È stata infatti fornita informazione e formazione sulla proroga delle scadenze ambientali per Covid19 inizialmente, per poi passare alla formazione e informazione sull’applicazione delle Direttive Europee relative al Pacchetto Economia Circolare ed in particolare sulla nuova Normativa Rifiuti in vigore dal 26 settembre.

 

INNOVAZIONE

Abbiamo spinto molto sulle attività orientate alla competitività d’impresa con l’utilizzo degli strumenti agevolativi principalmente regionali enazionali. Gli strumenti agevolativi che nel corso del 2020 sono stati aggiornati dal Governo, hanno riguardato essenzialmente: - gli aspetti dell’acquisto di nuovi beni strumentali, impianti e software, e l’adozione di procedure e strumenti digitali secondo il piano nazionale Industria 4.0 (Trasformazione 4.0); - la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. Da segnalare che nel 2020 si è dato risalto all’innovazione digitale e green.

L’emergenza covid-19 ha inoltre accelerato l’adozione nelle imprese dello smart working con un interesse ai nuovi modelli organizzativi, il potenziamento dei sistemi informativi e di comunicazione.

Confindustria UD sia direttamente che in collaborazione con la rete di parchi e DHI è stata in prima fila per assistere le imprese e i loro collaboratori in questi passaggi epocali che hanno colto impreparate molte aziende

L’utilizzo di Internet in forma estesa sia dalle imprese che da casa ha evidenziato il tema del digital divide in particolare nelle aree montane.

Con il 2021 entriamo nella programmazione europea 2021-2027 che sostiene con diversi strumenti agevolativi diretti (ex. Horizon Europe) e indiretti -gestiti dalla regione FVG- FESR, PSR, FSE, ecc. progetti volti a rendere più competitivo il sistema produttivo. In merito al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) la competitività trova espressione nell'attivazione di processi di innovazione e ricerca capaci di dare impulso alle dinamiche di modernizzazione dell'intero sistema regionale.

Sempre a livello regionale nuovo impulso alla competitività del sistema produttivo sarà dato dall’attuazione delle disposizioni regionale contenute nella norma Sviluppo impresa che racchiude le disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia. Molte misure di questa norma sono rivolte ad imprimere un forte investimento sulla digitalizzazione a favore di tutti i settori.

Inoltre il Recovery fund avrà un forte impatto per i prossimi anni a venire, il nostro Governo ha identificato sei missioni del recovery plan che a partire da quest’anno avranno sicuramente un impatto nelle attività 2021, inizialmente si parlerà di programmazione, di progetti, di governance e di fattibilità.

I progetti e le attività che saranno finanziate avranno un forte connotazione al finanziamento alla ricerca e all’innovazione finalizzato a fare un salto competitivo all’intero Paese.

Le sei missioni sono:

M1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

M2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica

M3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile

M4 - Istruzione e ricerca

M5 - Parità di genere, equità sociale e territoriale

M6 – Salute

Sempre nell’ambito del Recovery Fund la regione FVG sta ultimando la redazione del Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza per l’accesso delle risorse a gestione regionale, le linee di intervento sono tendenzialmente in linea con le sei missioni innanzi esposte.

PROGETTI 2020

Banda larga (Speed test)

Tema chiave per il digital divide, tavolo di confronto periodico con gli operatori per monitorare e sollecitare l’evoluzione dell’infrastruttura

Confindustria Udine, in collaborazione con Carnia Industrial Park, ha effettuato la mappatura della velocità di connessione di una novantina di aziende della montagna friulana con lo strumento di ‘Speed Test’ IP4FVG. Esteso anche ai dipendenti delle aziende visto la situazione di smart working

 

Regione FVG

  • Sviluppo programma FERS 2021-2027 – collaborazione con la Regione FVG orientata al supporto per l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità
  • Confindustria FVG con la collaborazione di Confindustria UD è stata assegnataria di un Bando Progetto dell’ Agenzia Lavoro e Sviluppo Impresa FVG -  che ha permesso la costituzione di un team di professionisti, cosiddetto Team per la ripresa, a disposizione delle imprese per accompagnarle nei diversi procedimenti previsti dalla normativa di settore, snellendone e semplificandone l’utilizzo, al fine di fornire un reale supporto alle imprese medesime nelle problematiche amministrative e migliorare così il rapporto con la Pubblica Amministrazione

Università di Udine 2020

  • Uniud Lab Village (via Sondrio) – stipulata convenzione con l’Università di Udine per promuovere lo sviluppo presso Uniud Lab Village d laboratori congiunti tra imprese e Università al fine di sviluppare know-how e strutture di ricerca
  • Laboratorio di Strategia Aziendale organizzato con il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine che si pone l’obiettivo di affrontare, con il contributo progettuale degli studenti dell’ultimo anno del loro percorso universitario, specifiche problematiche aziendali di carattere strategico. Quest’anno hanno aderito 6 aziende e prossimamente si terranno gli esami preso Confindustria UD

Startup

E’ continuato, o meglio abbiamo esteso il progetto start up, Confindustria Udine offre l’associazione , a titolo gratuito per la durata di 2 anni alle start up facendole accedere ai servizi ed al networking confindustriale ed offrendo in alcuni casi anche un tutoraggio da parte degli imprenditori sociAd ora contiamo 38 startup iscritte. Diverse delle prime dopo i due anni sono diventate soci ordinari.

Dolomiti Valley

La Dolomiti Innovation Valley è una proposta progettuale in partnership finalizzata a costituire una rete tra poli di eccellenza nazionale e internazionale sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione, della ricerca applicata, dello sviluppo delle competenze, nei territori delle province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine. Promotori e partner dell’iniziativa sono i parchi scientifici, i centri di ricerca, le Confindustrie e i DIH.

DIH Udine

Il DIH Udine è uno dei 22 DIH nazionali della piattaforma confindustriale e aderisce al progetto IP4FVG – Industry Platform FVG, la piattaforma regionale per la digitalizzazione delle imprese. Il DIH Udine si caratterizza per la specializzazione in Intelligenza Artificiale e Big Data

  • Nel 2021 è previsto l’avvio del Laboratorio Lab di intelligenza artificiale artificiale e Machine learning, nell’ambito di IP4FVG, presso i locali dell’Università di Udine in via Sondrio dove le aziende potranno sperimentare il Test bifore investing su queste tecnologie di frontiera
  • IP4FVG sta partecipando alla candidatura di EDIH per la costituzione di una rete europea di poli di innovazione digitale – EDIH, siamo sati segnalati fin dall’inizio dalla Commissione Europea come esempio di aggregazione regionale da seguire. Passato il vaglio del Mise ora siamo difronte alla CE
  • proseguimento attività assessment aziendali e l’avvio degli assessment di filiera

 

FRIULI INNOVAZIONE

Confindustria Udine ha giocato un ruolo fondamentale per il rilancio di Friuli Innovazione investendo materialmente nell’aumento di capitale ed immaterialmente con la definizione di un nuovo assetto, in linea con i moderni modelli di parco scientifico e tecnologico, da conseguire attraverso un rinnovato piano strategico/industriale, la definizione di una nuova compagine sociale, la revisione dello statuto e del modello di governance societaria. Ricordiamo che è un evento che possiamo definire storico in quanto si sono uniti i Parchi di Udine e di Amaro

Confindustria Udine ha anche nominato un proprio past president nel cda di Fabbrica modello, LEF, centro di sperimentazione e dimostrazione delle migliori pratiche di manifatura avvanzata. 

 

CREDITO E FINANZA, DIRITTO D’IMPRESA

Attività di consulenza

In breve: sulle agevolazioni, oltre ai quesiti specifici sui bandi e in materia di aiuti di stato e definizione della classe dimensionale di impresa, molte sono state le richieste di assistenza tecnica per la presentazione di domande di incentivo per gli investimenti, con particolare riferimento agli strumenti finanziari regionali e alla Sabatini nazionale; relativamente al credito e finanza la consulenza ha riguardato principalmente le misure di contrasto alle problematiche di liquidità per l’emergenza pandemica; in tema di privacy la ns struttura è stata coinvolta nell’implementazione dei modelli di gestione, dall’analisi dei rischi specifici alle istruzioni per gli adempimenti, dalla compilazione del registro dei trattamenti alle sessioni formative; il diritto di impresa ha riguardato questioni legali di impatto per le imprese a livello generale, dalla tracciabilità dei flussi finanziari al diritto d’autore, dalla proprietà intellettuale all’etichettatura, dai ritardati pagamenti alla consultazione dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato con assistenza stragiudiziale.

Commissione finanza

Nella prima fase emergenziale dell’epidemia Covid-19 Confindustria Udine ha istituito una apposita commissione, composta dalla direzione dell’Associazione e dagli imprenditori Marco Bruseschi, Nicola Collino, Cristian Vida e Massimiliano Zamò, al fine di monitorare il rapporto banca-impresa favorendo il dialogo con gli istituti di credito del territorio nell’applicazione dei diversi strumenti di accesso al credito messi a punto a livello nazionale e regionale per far fronte alle esigenze di liquidità delle imprese nell’attuale fase di difficoltà e al rilancio delle attività economiche.

Sono state coinvolte: 9 banche del territorio; 59 imprese (di cui 10 trattate direttamente al tavolo della commissione).

CONFIDI FRIULI è entrato nel ristretto gruppo dei vigilati da Banca d’Italia. Il risultato finale è un Confidi maggiore che risponde a tutte le esigenze dei soci: piccolo credito, più ampie facilitazioni in generale nell’accesso al credito e possibilità di reale consulenza.

 

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Il 2020 per internazionalizzazione ed export è stato uno degli anni più bui che si potesse immaginare. Segnale dell’impegno e riconoscimento dell’attività di Confindustria Udine su questo fronte sono la mia nomina indicata da Confindustria Nazionale nel Consiglio di Amministrazione di Simest Spa e nel Comitato Rischi della stessa, oltre che nel Gruppo Tecnico Internazionalizzazione nazionale guidato dalla Vice Presidente Barbara Beltrame.

La nostra Associazione ha continuato a fare la sua parte garantendo pronta ed aggiornata assistenza alle aziende sulle varie legislazioni di Paesi esteri in stretto contatto con le nostre Rappresentanze Diplomatiche e con la rete di Confindustria Est Europa.

Ricordiamo a tale proposito che Udine ha continuato a rafforzare la decennale presenza in taluni Paesi dell’Est Europa con il Vice Presidente Feragotto in qualità di Presidente di Confindustria Slovenia, neonata nel panorama confindustriale estero e di cui Confindustria Udine è socio fondatore (come in Polonia), con la nomina del funzionario Alessandro Tonetti nel Consiglio Direttivo di Confindustria Montenegro, e con la costante collaborazione con Confindustria Serbia.

TRASPORTI E COMMERCIO INTERNAZIONALE

Area trasporti

E’ stata fornita alle aziende associate, di tutte le categorie merceologiche, continua informazione ed assistenza riguardante le difficoltà dettate dalla pandemia connesse alle spedizioni delle merci, sia a livello nazionale che internazionale, anche nell’ambito dei trasporti eccezionali. Per un totale 1.200 consulenze.

Costante l’attività di informazione su tutte le novità normative nel frattempo intervenute, con azioni tese ad ottenere modifiche laddove queste fossero in contrasto con l’attività delle aziende, come nel caso dei distributori di carburante aziendali minori.

Il settore dell’autotrasporto professionale è stato seguito in relazione a tutte le tematiche oggetto della loro attività, a cominciare dai controlli per il contrasto alla concorrenza sleale.

Le vicende di Porto Nogaro (che non hanno ancora trovato soluzione) hanno poi comportato diverse iniziative tese a tutelare gli operatori interessati. Relativamente a l’Anav Friuli Venezia Giulia c’è stato un notevole impegno, diretto allo scioglimento della Sezione, avvenuta con il 31 dicembre 2020. 

Commercio internazionale

Le procedure doganali delle esportazioni sono state la tematica centrale di consulenza alle aziende, con particolare riferimento alle regole dell’origine preferenziale e non preferenziale ed alle regole di importazione nei vari Paesi del mondo, sia in termini di diritti di confine che di documentazione obbligatoria.

Tutta la vicenda della Brexit e del recente accordo commerciale UE-UK ha poi rappresentato una tematica critica fino all’accordo commerciale del 24 dicembre 2020 ed alle regole di origine preferenziale, che si è tempestivamente provveduto a commentare dal punto di vista operativo.

 

DELEGAZIONE DI TOLMEZZO

Nel corso del 2020, oltre alle ordinarie attività di consulenza e assistenza alle imprese, anche nell’applicazione dei complessi e reiterati provvedimenti normativi diramati per fronteggiare l’emergenza Covid, le tematiche strategiche affrontate sono state le seguenti:

  • Prosecuzione della collaborazione con le scuole del territorio, nell’ambito della rete “Polo Tecnico Professionale Economia della Montagna”, che si è rivelata una modalità efficace di collaborazione tra il mondo delle imprese e l’insieme delle scuole, enti di formazione professionale e dei Cluster.
  • con il supporto del Vice Presidente Dino Feragotto, è stato avviato un progetto per la verifica dell’implementazione della banda larga nelle cosiddette “aree bianche” in particolare nelle zone montane; è stato quindi programmato ed attuato un progetto per la mappatura del territorio tramite speed test, con il supporto e la collaborazione del COSILT per effettuazione del test anche presso le aziende insediate ed i loro dipendenti. Siamo in costante monitoraggio dellla realizzazione delle infrastrutture digitali nei territori montani.

 

RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA

Bonus Bebè di capodanno per dare un segnale di attenzione alla comunità e al territorio supportando le famiglie dei dieci bambini nati il primo giorno del 2021 in provincia di Udine. Confindustria Udine non intende solo parlare di natalità, ma vuole agire e stimolare iniziative fattive per supportarla, promuovere una riflessione generale e rinnovare lo sprone al decisore pubblico, affinché, a tutti i livelli, le politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità figurino in cima all’agenda di governo, prima che sia troppo tardi.

Donata una Tac per i pazienti COVID al Dipartimento di anestesia e rianimazione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine. Confindustria Udine ha promosso una raccolta fondi tra le imprese associate che hanno risposto all’appello.

Animaimpresa ha firmato una Convenzione Quadro con Confindustria Udine, per ufficializzare una collaborazione che negli anni si è già fatta artefice di molteplici eventi ed iniziative di valore nell’ambito della RSI. 

ANCE UDINE

I dati congiunturali di settore evidenziano, rispetto al 2019, a fronte di una sostanziale tenuta del numero di imprese e di lavoratori iscritti in Cassa Edile di Udine, un netto decremento del numero di ore lavorate pari a circa il 4%. Un dato questo prevedibile e forse migliore del previsto, considerato il lungo lockdown della primavera 2019 che ha comportato la sospensione di gran parte delle attività edilizie nel territorio regionale e nazionale.

In questo periodo l’impegno dell’Associazione si è rivolto al sostegno alle iniziative governative connesse alle ristrutturazioni edilizie (110%), con seminari di illustrazione degli incentivi e diffusione e approfondimento delle convenzioni stipulate con il settore bancario (MPS, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Credit Agricole).

E’ proseguita l’attività di vigilanza e di dialogo con le stazioni appaltanti del territorio per un’interlocuzione sulle procedure amministrative di scelta del contraente che privilegi l’imprenditoria locale in attuazione alle regole di emergenza varate dal Governo (legge 120/2020) in deroga ad alcune regole del codice dei contratti.

E’ poi proseguita il dialogo con l’Amministrazione regionale per l’approntamento di alcuni provvedimenti di interesse come ad esempio l’inserimento nel prezziario regionale delle misure anticovid previste dai protocolli di sicurezza nei cantieri, la possibilità di effettuare i mandati di pagamento straordinari per Stati d’avanzamento lavori non previsti dai capitolati d’appalto, nonché alcune modifiche alle norme in tema di edilizia convenzionata e di sostegno all’edilizia residenziale.

Infine attraverso la costituzione della piattaforma NEC – Nord Est Costruzioni – si è creata la possibilità di attribuire un rating di affidabilità delle imprese anche nel settore dei lavori privati che si aggiunge alle numerose attestazioni di qualificazione valide per il settore dei lavori pubblici.

 

Prima di parlare di futuro, alcune altre attività puntuali che ci hanno visti protagonisti:

Confindustria ha deciso di parlare con una voce sola in FVG: si tratta di una comunione di intenti e obiettivi, che di fatto si traduce in una rappresentanza regionale corale. Perché lo abbiamo fatto? Perché ce lo hanno chiesto le imprese, perché serve alle imprese e perché è la cosa giusta da fare: ci dà maggior peso nell’interlocuzione con le istituzioni e più forza da ogni punto di vista. Ci vuole senso di responsabilità per il presente e per il futuro.

CONFINDUSTRIA UDINE CENTRALE D’ACQUISTO PER LE AZIENDE

Nonostante non rientri tra le nostre attività caratteristiche, per fronteggiare la difficoltà di approvvigionamento da parte delle nostre aziende, Confindustria Udine ha acquistato e distribuito alle imprese 255.600 mascherine, 450 taniche di gel igienizzante (2.250 litri) e 29.975 tamponi rapidi antigenici.

AVVIO LAVORI TORRE DI SANTA MARIA

Affidati e iniziati i lavori con duplice obiettivo: restituire alla città un gioiello architettonico e realizzare il progetto denominato Vetrina dell’ingegno, per valorizzare il ruolo della manifattura friulana.

NEL 2020 ASSOCIATE A CONFINDUSTRIA UDINE 43 NUOVE AZIENDE

Sono 43 le nuove aziende associate a Confindustria Udine nel 2020, di cui 17 iscrittesi nel primo semestre 2020 e le restanti 26 nel secondo semestre.

Un incremento per nulla scontato, che interpretiamo positivamente, al di là del dato in sé, per almeno due ragioni. La prima, e più significativa, è rappresentata dal fatto che le aziende, nonostante la crisi e le difficoltà del presente, guardano avanti e in prospettiva. Un segnale di fiducia, dunque, in linea con la resilienza che i nostri imprenditori e le nostre imprese stanno dimostrando sul campo in questa congiuntura così complicata. Una capacità reattiva che investe anche su un percorso associativo, al quale evidentemente si riconosce un valore aggiunto sul fronte dell’identità, della rappresentanza e dei servizi erogati. La seconda ragione, invece, è legata all’appeal e alla capacità attrattiva del nostro sistema associativo, che da un lato ci inorgoglisce e, dall’altro, ci sprona al miglioramento continuo nell’attività di servizio a ogni singolo associato e al complesso del nostro tessuto produttivo.

 

LA VISIONE DI CONFINDUSTRIA UDINE PER IL FUTURO

“Abbiamo parlato di ieri, parliamo di domani” – ha detto la presidente, introducendo un ragionamento sulla vision di Confindustria Udine per il futuro. Per Mareschi Danieli le ragioni dell’andamento deludente dell’economia italiana, non soltanto relativo all’ultimo anno, “vanno individuate nei gravi ritardi accumulati dal nostro Paese, in particolare nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, della digitalizzazione, della quantità e qualità del capitale umano. Questi sono i temi su cui è focalizzato il programma di Confindustria Udine futuro”.

“La nostra struttura produttiva – ha osservato la presidente - è rimasta sbilanciata verso imprese molto piccole, che dispongono di pochi mezzi, sia finanziari sia in termini di competenze manageriali, per effettuare rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo e innovare. Se le imprese italiane – come certifica Eurostat - avessero la stessa struttura dimensionale di quelle tedesche, la produttività media del lavoro nell’industria e nei servizi di mercato sarebbe superiore di oltre il 20%, superando anche il livello della Germania. Se l’Italia avesse la medesima composizione industriale tedesca, la sua produttività del lavoro sarebbe maggiore, a parità di altre condizioni, del 3%”.

“Sia chiaro – ha avvertito Mareschi Danieli - che le nostre piccole-medie aziende hanno un ruolo fondamentale per l’economia del nostro Paese. Per flessibilità, qualità dei prodotti e know how continuano a giocarsela, pur tra mille difficoltà. Ma è nell’integrazione virtuosa tra grandi aziende – con un ruolo di driver del cambiamento – e piccole e medie aziende, tra loro interconnesse, che abbiamo la chance di sprigionare l’enorme potenziale delle nostre imprese. Per questo motivo è essenziale, e Confindustria continuerà a battersi per farlo, attuare riforme volte, fra le altre cose, a creare condizioni più favorevoli alla crescita delle imprese, ridurre gli oneri amministrativi e burocratici che ne ostacolano gli investimenti, aumentare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici. La burocrazia è una palla al piede soprattutto per le nostre micro e piccole imprese che non possono strutturalmente fare fronte ai costi e ai tempi che gli adempimenti necessari richiederebbero. Ripeto: è una questione strutturale”.

La presidente ha parlato poi di un sistema della ricerca “sottodimensionato rispetto al peso economico del nostro Paese”, di una innovazione “che non può prescindere dalla digitalizzazione e che ci vede praticamente ultimi nel panorama europeo”, di “adeguatezza delle risorse impiegate nell’istruzione”. Colmare questi ritardi è fondamentale anche alla luce di uno dei problemi di base: l’aspetto demografico”. “Con una popolazione calante, continuare a migliorare gli standard di vita per fare in modo che i nostri nipoti possano vivere meglio di noi, richiederà – ha affermato Mareschi Danieli - un incremento medio della produttività del lavoro di praticamente un punto percentuale all’anno. È un obiettivo alla nostra portata ma che, per essere raggiunto, necessita però di un netto recupero nei seguenti campi: ricerca, digitalizzazione, trasformazione in una economia che rispetti il nostro pianeta e formazione. Ecco riguardo a quest’ultima dobbiamo però non fare solo attenzione alla qualità della stessa, ma anche alla quantità di chi vi accede. Perché se il trend di natalità continua a calare con i ritmi degli ultimi anni sinceramente potremo aver creato il miglior sistema formativo del mondo, ma le classi saranno vuote e non avremo nessuno da formare. Il problema demografico prima o poi presenterà il conto ed è l’equilibrio tra le generazioni a saltare e così la sostenibilità del nostro già affaticato welfare”.

Per la presidente degli Industriali friulani “la natalità è legata a tripla mandata alla sostenibilità economica e psicologica delle famiglie e questa sostenibilità è fortemente legata alla posizione femminile all’interno della nostra società. Vi sembra normale che lo stesso posto di lavoro se affidato ad una donna dà diritto ad un salario quasi del 20% inferiore? Su 153 Paesi analizzati dal Global Gender Gap Report 2020, l’Italia è al 76esimo posto nelle pari opportunità lavorative fra uomo e donna. Senza l'uguale inclusione di metà del talento mondiale pensate davvero che saremo in grado di mantenere la promessa della quarta rivoluzione industriale?”.  

“La pandemia – ha continuato la presidente - ha amplificato le disparità esistenti. Non è più solo una questione di diritti, ma di visione strategica: il concetto di pari opportunità significa dare la possibilità al 50% della popolazione mondiale, le donne, di esprimere tutto il loro potenziale. La Francia, che negli anni Settanta aveva subìto un tonfo delle nascite, è riuscita a trasformarsi nella nazione con il tasso di natalità più alto di tutta l’Europa. Questo ci dice che la cura per forza esiste. Sapete cosa dico io? Mettete le donne che lo desiderano nelle condizioni di lavorare e di avere figli nello stesso tempo”.

Altrettanta attenzione Confindustria Udine sta ponendo alla questione ambientale, intraprendendo l’unica direzione corretta, ovvero quella della sostenibilità ambientale. “Noi – ha detto al riguardo Mareschi Danieli - crediamo che l’industria possa essere un partner di eccellenza nella transizione a un modello economico in cui circolarità e sostenibilità sono i pilastri portanti. Perché l’abbiamo fatto da sempre e siamo già i leader in Europa nel riciclo e nel riutilizzo. Ma crediamo che ci voglia uno sforzo comune perché incentivi, tecnologie e digitalizzazione possano davvero aiutare tutte le aziende, anche quelle più piccole e meno strutturate, a entrare nel nuovo modello. Per questo, come ho già detto, Confindustria Udine ha avviato un servizio di assessment ambientale rivolto soprattutto alle Pmi”.

Nell’andare a conclusione del suo intervento, la presidente ha evidenziato che “In un periodo complesso, come quello attuale, le aziende devono ritrovare il loro ruolo. Solamente una politica centrata sul lavoro può far ripartire il Paese. Cercando di porre rimedio a questo approccio, Confindustria Udine è al fianco delle imprese per promuovere un messaggio di vera e propria cittadinanza di impresa. Diciamo spesso – perché è così – che in Italia esiste una radicata, immotivata, anacronistica e autolesionista cultura anti impresa. La nostra risposta - non oggi o domani, ma già da ieri -, è quella di spingere sul rafforzamento della responsabilità sociale d’impresa nelle nostre aziende”.

“Questi, in sintesi – ha sottolineato la presidente -, sono i punti cardine su cui costruire una vision e azioni coerenti per ripartire. Innovazione, formazione, sostenibilità ambientale e sociale, natalità e famiglia sono i punti che devono stare stabilmente in cima all’agenda della politica e devono rappresentare i driver di sviluppo per le nostre attività d’impresa. Confindustria ha deciso di parlare con una voce sola in FVG: una comunione di intenti e obiettivi, che di fatto si traduce in una rappresentanza regionale corale. Perché lo abbiamo fatto? Perché ce lo hanno chiesto le imprese, perché serve alle imprese e perché è la cosa giusta da fare: ci dà maggior peso nell’interlocuzione con le istituzioni e più forza da ogni punto di vista. Ci vuole senso di responsabilità per il presente e per il futuro”.