Franco di Fonzo (capogruppo Legno, Mobile e Sedia): "2016, inizio in sordina. Atteso un rilancio al salone di Milano"

“Dall’indagine congiunturale trimestrale condotta dall’ufficio studi di Confindustria Udine emerge che il 2015 si è chiuso per il comparto del legno-arredo della Provincia di Udine con una leggera variazione negativa dell’indice tendenziale annuo della produzione, pari a -0,8% rispetto all’anno precedente. L’export nei primi 9 mesi del 2015, da gennaio a settembre, ha, viceversa, segnato un +1,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. In leggera crescita le ore autorizzate totali della CIG (+1,%) nel 2015 a dimostrazione che il settore non è ancora uscito completamente dalla crisi”. E’ questo il quadro sull’andamento congiunturale del settore delineato da Franco di Fonzo, capogruppo del Gruppo Legno, Mobile e Sedia di Confindustria Udine. “Fino a metà settembre 2015 – spiega di Fonzo – il comparto aveva finalmente imboccato la strada della risalita, poi, il vento, d’improvviso, è cambiato. Anche il 2016, purtroppo, è partito in sordina così come testimoniato dai deludenti riscontri, anche in termini di affluenza, delle Fiere di Parigi e Colonia, dove però un ruolo negativo è stato anche giocato dai recenti fatti di terrorismo, nel primo caso, e violenze, nel secondo. L’attesa degli operatori ora si sposta ad aprile al Salone del Mobile di Milano dove la tradizione consolidata della rassegna e, a questo punto, anche la necessità di rilanciare il comparto inducono ad essere maggiormente ottimisti”. Alla riunione è intervenuto anche Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, che ha confermato come venerdì 26 febbraio a Verona verrà sottoscritto tra le regioni firmatarie dell’accordo sulla pioppicultura, anche un accordo inter-regionale sul prelievo boschivo, con l’obiettivo di raddoppiarne il prelievo. Alla firma si aggiungerà pure la Regione Liguria. Fantoni ha inoltre ricordato che “il nuovo collegato ambientale approvato a dicembre apre per tutte la filiera del legno una serie di valutazioni importanti su quelle che sono le nuove disposizioni europee sull’economia circolare di cui l’industria del legno è esempio di best pratice nelle logiche del riciclo e che implicano per i produttori di mobili una riflessione sulla responsabilità in ordine alla fine del ciclo di vita dei mobili stessi”. Nel corso della riunione, il Gruppo Legno, Mobile e Sedia ha poi approfondito alcune tematiche su cui erano state le aziende associate a richiedere, attraverso un questionario, maggiori informazioni in merito: ovvero, l’analisi di marchi e brevetti a tutela delle imprese e l’assicurazione sul credito e sul prodotto. Per l’avvocato Davide Petraz, dello Studio GLP di Udine, “anche nel settore del legno la tutela della proprietà intellettuale non deve essere presa in considerazione solamente per difendere un’idea oppure un elemento estetico vincente sul mercato, ma anche perché si tratta di un asset aziendale di grande rilevanza economica e competitiva da gestire pure sotto il profilo finanziario”. Matteo Scala e Claudia Ravello, della società SMB Scala & Mansutti Broker di Udine, hanno invece voluto sensibilizzare gli imprenditori presenti sui potenziali rischi connessi alla vendita e all’esportazione dei prodotti. In particolare si è parlato di responsabilità civile da difetto del prodotto e di tutela dei crediti commerciali. Sono state al riguardo illustrate le principali caratteristiche degli strumenti assicurativi oggi disponibili sul mercato per tutelare le aziende in questi campi. L’incontro si è poi chiuso con l’illustrazione dei bandi che verranno emanati nel 2016 per l’attuazione delle misure di politica industriale rivolte a sostenere la competitività e lo sviluppo delle imprese definite con la programmazione dei fondi comunitari (POR Fesr 2014 2020, in particolare, e Strategia di Specializzazione Intelligente). Sempre nel 2016 verranno completate anche le misure a finanziamento regionale previste da Rilancimpresa. Si tratta di misure importanti, alla definizione delle quali Confindustria Udine sta attivamente contribuendo sin dal 2014 con la definizione delle Strategie di Specializzazione Intelligente, che si inseriscono in un quadro organico di rilancio della politica industriale rivolta a promuovere la centralità del manifatturiero e dei servizi correlati.