Legno arredo in robusta ripresa in FVG. Bene l'export, incognite energia, materie prime e logistica

In Italia, dopo il calo senza precedenti della produzione registrato nel 2020 rispetto al 2019, -8,7% per il comparto del Mobile e -9,4% per il comparto del Legno (Manifatturiero -12,3%), secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Istat, nei primi nove mesi del 2021 si è assistito ad un forte incremento non solo rispetto allo stesso periodo del 2020, scontato visto il blocco delle attività produttive registrato a marzo-aprile dello scorso anno, ma anche rispetto al 2019, ritornando ben oltre il livello pre-covid (risultato migliore rispetto a quello ottenuto dalle aziende di Germania e Francia).

Nel dettaglio, nel periodo gennaio-settembre del 2021 il comparto del Mobile ha segnato un aumento nella produzione del +25,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del +6% rispetto al 2019, quello del Legno rispettivamente +26,6% e +9,7% (manifatturiero +16,5% e -1,5%).

In Germania: Mobile +3% rispetto al 2020 e -7% rispetto al 2019, Legno +3,1% rispetto 2020 e +6,1% rispetto 2019; Francia: Mobile +21,3% rispetto al 2020 e -1,9% rispetto al 2019, Legno +11,2% rispetto 2020 e -0,7% rispetto 2019.

Nei primi otto mesi del 2021 risultano in aumento le esportazioni italiane di mobili, sia rispetto al 2020, +29%, che rispetto al 2019, +5,9%. Anche il comparto legno segna una crescita robusta rispetto al 2020, +26,2%, mentre è più contenuta rispetto al 2019, +1,1%.

 

Il comparto Legno Arredo in FVG, che contava al 31 marzo 2021 2.410 localizzazioni (imprese + sedi secondarie, 20?ll’industria manifatturiera regionale) e 22.138 addetti (18,7?ll’industria manifatturiera regionale), secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine, dopo il crollo della produzione registrato nel 2020, -7,3%, nel primo semestre 2021 ha avuto un rimbalzo del +27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita è proseguita anche nel terzo trimestre che ha segnato un incremento tendenziale del +5,4%.

In aumento anche le esportazioni regionali di mobili nei primi sei mesi dell’anno in corso sia rispetto al 2020, +50% (da 570 a 855 milioni di euro), che al 2019, +15,4%. In crescita rispetto allo scorso anno le vendite all’estero del comparto legno, +25% (da 87 a 109 milioni di euro), mentre risultano in calo le vendite rispetto al 2019, -3%.

Con riferimento ai principali paesi di destinazione delle esportazioni regionali dei comparti mobili e legno, si rilevano variazioni tendenziali positive verso il Regno Unito (+55,7%, per un totale di 161 milioni di euro), Francia (+57,5%, 159 milioni di euro), Stati Uniti (+167%, 125 milioni di euro), Germania (+11,8%), Spagna (+60,8%) e Austria (+23,7%).

 

In Provincia di Udine (dove sono ubicate il 58,4?lle localizzazioni regionali e il 50,3?gli addetti; il comparto provinciale per numero di localizzazioni, 1.407, e addetti, 11.144, è preceduto solo dal metalmeccanico, rispettivamente 1.831 e 24.080), il rimbalzo produttivo del primo semestre (+23,8% la variazione tendenziale) e nel terzo trimestre 2021 (+5,4% la variazione tendenziale provinciale del comparto, uguale a quella regionale) è dovuto soprattutto alla forte crescita delle vendite in Italia nel settore dell’arredo casa (determinate dal cambio di mentalità e delle abitudini del consumatore che, a seguito della pandemia, ha rivalutato il confort della propria casa e dalla spinta dei bonus governativi).

In aumento l’export complessivo del legno-mobili nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, +26,7% (da 210 a 266 milioni di euro), mentre è ancora inferiore rispetto al 2019, -3,8%, a causa della forte contrazione subita dal comparto contract che solo ora sta uscendo dalla situazione di paralisi vissuta nei mesi del lockdown dall’industria turistica, alberghiera e della ristorazione.

Le previsioni sono positive nonostante il forte rincaro dei prezzi subito dalle materie prime che stanno generando un aumento dei tempi di consegna e una riduzione dei margini delle imprese.