Confindustria Udine lancia il progetto Spirito d'impresa

Si chiama ‘Spirito d’Impresa’ ed è l’innovativo e strutturato progetto lanciato da Confindustria Udine per favorire la generazione di nuova imprenditorialità, far emergere i giovani talenti nascosti tra i banchi di scuola e, contestualmente, per contrastare, nel medio-lungo periodo, il fenomeno del disallineamento tra la richiesta di specifici profili professionali da parte delle aziende del nostro territorio e la disponibilità di profili formati.

“E’ un progetto - spiega la Presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli - che nasce dall’esigenza delle nostre aziende di avere, al loro interno, persone dotate di quelle qualità che solitamente vengono riconosciute agli imprenditori: spirito d’iniziativa, creatività, problem solving, pensiero laterale, resilienza, e che siano in grado di agire adottando una mentalità imprenditoriale. Abbiamo pertanto pensato a un percorso di diffusione della cultura imprenditoriale e di sensibilizzazione che si articolerà in diverse iniziative, accomunate da un unico filo conduttore, che dà il nome al progetto: “Spirito d’Impresa”, appunto, per sottolineare l’importanza di sviluppare questa competenza chiave per le giovani generazioni”.

I progetti coinvolgono gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Udine: dalle scuole primarie alle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Per l’anno scolastico 2018/19 sono state individuate le seguenti quattro iniziative: ‘Eureka! Funziona!’, un progetto sperimentale ideato da Federmeccanica in collaborazione con il MIUR e ispirato a un’esperienza finlandese, che consiste in una gara per piccoli inventori destinata ai bambini delle scuole elementari, i quali, partendo da un kit di materiale loro fornito, dovranno costruire un giocattolo che deve avere quale unica caratteristica vincolante quella di essere mobile. Hanno aderito le seguenti scuole primarie: Alighieri di San Pietro al Natisone, Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale, primaria di Feletto, Friz e Bearzi di Udine; ‘Orient-attiva-mente’, una lezione spettacolo di orientamento scolastico per i ragazzi delle scuole medie in uscita dal primo ciclo di studi le cui famiglie, peraltro, saranno invitate a partecipare a uno dei 4 incontri informativi a supporto della scelta del percorso di studi superiori, distribuiti sul territorio provinciale: Tolmezzo, Cervignano, Udine, Cividale; ‘Talk’- ‘Storie di persone e di imprese’, un ciclo di appuntamenti che vedrà coinvolta una task-force di imprenditori che condividerà, con gli studenti delle scuole superiori (gruppi di studenti delle scuole che hanno aderito: Ceconi, Malignani, Marinoni, Stringher e Zanon di Udine e Solari di Tolmezzo), la propria esperienza professionale, raccontando, a cominciare dalla propria storia imprenditoriale, come può nascere un’idea di business e come se ne può concretamente determinare il successo; arricchisce il progetto, infine, la 19^ edizione del tradizionale ‘Fabbriche Aperte’, programma di visite agli stabilimenti di aziende rappresentative delle specificità del territorio friulano, dedicato a istituti tecnici, tecnologici e professionali: un’occasione concreta di contatto diretto con il mondo dell’industria.

“Per l’OCSE – commenta Anna Mareschi Danieli - l’Italia è uno dei Paesi con la più alta percentuale di skill mismatch e si stima che, se riducessimo tale disallineamento tra le competenze, la produttività del lavoro nel nostro Paese crescerebbe del 10%. Arrivo a dire che se riuscissimo a intervenire con maggiore efficacia sull’allineamento dei profili con le esigenze delle imprese il tasso di disoccupazione del nostro territorio sarebbe ancora inferiore, a un tasso fisiologico”.

Il database Excelsior mostra una discrepanza tra domanda e offerta di lavoro in media al 25%. E Confindustria evidenzia che ci sarà bisogno di 252mila lavoratori da impiegare entro il 2021 nei settori chiave della nostra manifattura, dalla meccanica alla chimica, al tessile, all’alimentare all’Ict. Si parla per il 60% di periti e laureati tecnico scientifici.

In questi ultimi anni, nonostante la crisi, si è rilevato che le aziende del territorio non riescono a trovare sul mercato abbastanza figure professionali con un’istruzione tecnica. A questa necessità, si sommerà, in futuro, quella di inserire in azienda manager che possano sostituire quelli che nei prossimi anni andranno in pensione.

Per questa ragione, Confindustria Udine ha avviato una ricognizione delle esigenze delle aziende associate sul fronte delle risorse umane da inserire in azienda nei prossimi cinque anni.

“Sul fronte dell’orientamento scolastico, con il duplice obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle figure professionali necessarie e sull’imprenditorialità delle nuove generazioni - conclude la presidente - Confindustria Udine ha messo in campo questo progetto. La sfida competitiva per le nostre aziende, infatti, si gioca – oltre che sull’innovazione, l’internazionalizzazione e l’accesso al credito – sulla centralità delle risorse umane. Preparare i nostri giovani al futuro significa offrire loro concrete opportunità di realizzazione professionale e sostenere l’evoluzione del nostro sistema produttivo. Per Confindustria questo è uno degli obiettivi chiave, ma siamo convinti che debba essere un tema centrale per l’intera società, a partire dalla scuola, dalle famiglie e dalle nuove generazioni”.