Incentivi alla ricerca e sviluppo, come sostenere l'innovazione dell'impresa competitiva

“La spesa in Ricerca&Sviluppo rappresenta una variabile chiave per misurare l’efficienza dinamica e la competitività di un tessuto produttivo. Il dato (in rapporto al PIL) per l’Italia (1,29% nel 2016) mostra che il grado di competitività del sistema Italia, rispetto alla media UE (2,03% nel 2016) e ai principali competitors (Germania 2,94% nel 2016, Francia 2,22% nel 2015), appare decisamente basso. L’obiettivo di Europa2020 del raggiungimento di un livello di spesa pari al 3% del PIL per il recupero di competitività dell’area Euro rispetto al resto del mondo sembra ancora molto distante tanto che risulta un miraggio l’obiettivo target dell’1,53% del PIL per l’Italia”.

E’ quanto ha evidenziato il vice-presidente con delega all’Innovazione di Confindustria Udine, Dino Feragotto, aprendo lunedì 26 novembre a palazzo Torriani l’incontro congiunto del Club Innovazione e del Club Fiscale dal titolo “Incentivi alla ricerca e sviluppo - come sostenere l’innovazione dell’impresa competitiva”.

“L’Italia - ha aggiunto Feragotto - può fare di più, anche perché gli strumenti buoni ci sono, in primis il credito di imposta per ricerca e sviluppo, un’opportunità di agevolazione che si sostanzia in un incentivo automatico diretto a finanziare gli investimenti incrementali in attività di R&S, che è stato migliorato dal Piano nazionale Impresa 4.0”.

La riunione, sempre colloquiale e informale, dei Club Innovazione e del Club Fiscale si è arricchita questa volta di un contributo in più: la presenza come relatori di funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Sono infatti intervenuti alla discussione per spiegare regole e procedure per una corretta gestione del credito d’imposta i dottori Flavio Biasatto e Maurizio Cesca, dell’Ufficio Controlli fiscali della Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Entrate. “La partecipazione dell’Agenzia alla nostra iniziativa - ha commentato Feragotto - è davvero un valore aggiunto. Siamo convinti che per le imprese sia importante avere indicazioni chiare, precise e concrete sulle modalità operative relative al credito di imposta”. Della serie: sempre meglio prevenire i problemi, che affrontarli al loro verificarsi.

A seguire, nella sessione “Aziende che parlano alle aziende”, Claudio Gabino, di SKAN srl, Roberto Guerrini, di IC&Partners, Antonio Iuliano, libero professionista, e Sergio Pugnetti, di Agire srl, hanno presentato alcuni casi aziendali di utilizzo del bonus ricerca per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura dell’impresa.

Tutti i presenti hanno poi condiviso le proprie esperienza, opinioni e idee alla successiva tavola rotonda, moderata da Nicoletta Amodio, dell’Area Politiche Industriali di Confindustria, un momento di confronto e approfondimento senza filtri sull’applicazione dello strumento agevolativo.