Produzione industriale in provincia di Udine, il 2020 si chiude in crescita. La presidente Mareschi Danieli: “Straordinaria capacità di reazione delle nostre imprese. Vaccinazioni in fabbrica per sostenere la ripresa”

L’indicatore della produzione industriale friulana, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine sui risultati dell’indagine sul comparto provinciale, dopo il rimbalzo nei mesi estivi, nel quarto trimestre del 2020, nonostante la recrudescenza della pandemia da Covid 19, ha segnato un nuovo incremento, +5,4%, rispetto al trimestre precedente.

Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, rispetto allo stesso periodo del 2019, la produzione è arretrata dell’1,2%, valore migliore rispetto a quello rilevato a livello nazionale (-1,9%).

Complessivamente nei 12 mesi del 2020 la produzione, dopo le variazioni positive registrate nel 2017, +3%, e nel 2018, +1,9%, e la flessione del 2019, -2,5%, ha misurato, pur in presenza di un recupero nel secondo semestre, un calo del -7,2%.

“Il 2020 è stato un anno durissimo – commenta la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli -, ma le nostre imprese hanno dato prova di una straordinaria capacità reattiva, continuando a lavorare in sicurezza e tenendo agganciate le forniture italiane alle grandi catene internazionali del valore. L’industria, la manifattura e i servizi ad essa collegati in particolare, si conferma essere la spina dorsale della nostra economia, sulla quale si deve puntare anche in prospettiva per sostenere la ripartenza”.

“Nel 2021 – prosegue la presidente Mareschi Danieli - l’attività economica dovrebbe tornare ad espandersi, in particolare nel secondo semestre. Il contesto e la velocità della ripresa saranno condizionate dall’evoluzione della pandemia e dai risultati tangibili delle campagne di immunizzazione in corso. Noi abbiamo chiesto di poter svolgere la campagna vaccinale anti-Covid nelle fabbriche sulla base delle esperienze maturate nella fase di esecuzione, sempre nelle aziende, dei tamponi rapidi (oltre 70mila) e dei vaccini antiinfluenzali. L’iniziativa di Confindustria in FVG è frutto di un protocollo di intesa sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil e approvato dalla Regione. E l’accordo per la somministrazione del vaccino anti-pandemico nelle fabbriche dispone l’utilizzo, analogamente a quanto è avvenuto per i tamponi, delle cooperative dei medici di base e della Croce Rossa. Sono già in fase avanzata le procedure per costruire la tecnicalità dell’operazione con i competenti uffici regionali. Confidiamo ora in un’accelerazione delle forniture di vaccini per poter tenere in sicurezza il tessuto produttivo della regione e per contribuire a creare un’importante immunizzazione della cittadinanza del FVG”.

Tornando ai dati riferiti al quarto trimestre del 2020, anche le vendite, malgrado i comportamenti più prudenti delle famiglie, meno disposte a sostenere spese non essenziali con conseguente aumento della propensione al risparmio e i minori investimenti da parte delle aziende, in parte rinviati a seguito del clima di incertezza, hanno segnato nel quarto trimestre del 2020 un aumento rispetto al terzo del +4,6%, ed un calo del -1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2019.

Nel dettaglio, a livello settoriale, nell’industria meccanica provinciale dopo la crescita registrata nel 2017 (+3,1% la variazione tendenziale annua), la decelerazione nel 2018 (+1,8%) e nel 2019 (+0,6%), la caduta nel primo trimestre 2020, -4,8% e soprattutto nel secondo trimestre, -21,5%, si è assistito nel terzo trimestre e nel quarto trimestre 2020 ad un rimbalzo congiunturale (rispettivamente +4,6% e +1,4%) e ad una flessione tendenziale più contenuta (-2,9% e -1,3%) rispetto alla prima parte dell’anno. Complessivamente la variazione annua è stata del -7,6%.

L’industria siderurgica, dopo un biennio 2017-2018 positivo (+2,1% la variazione tendenziale) e una frenata nel 2019 (-3,5%), ha registrato una forte caduta nel primo, -7,4%, e nel secondo trimestre 2020, -19,9%, un rimbalzo congiunturale nel terzo (+13,4%) e nel quarto (+7,3%), pur con valori tendenziali ancora negativi (-2,7% nel terzo, -4,6% nel quarto). Nell’intero 2020 la contrazione rispetto al 2019 è stata del -8,7%.

Nell’industria del legno e dei mobili, al calo del 2019 (-3,9%) è seguito un vero e proprio tracollo tendenziale nel primo, -11,9%, e, soprattutto, nel secondo trimestre 2020, -30,8%, ed una crescita nel terzo, +6,6%, e nel quarto trimestre, +3,3%. Complessivamente i volumi prodotti nell’intero 2020 sono risultati inferiori del -8,2% rispetto al 2019.

In aumento nell’ultimo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 la produzione nell’industria alimentare, +5,2%, della carta, +3,9%, chimica, +2,5%, pelli e cuoio, +3%, gomma e plastica, +0,5%, mentre risulta in calo l’industria tessile, -15%.

 

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