FVG: Stime Pil in rialzo a più 5,8% nel 2021. Investimenti a livelli pre Covid entro l'anno. Industria e costruzioni trainano export e occupazione.

“La ripresa economica si sta rafforzando, trainata dall’industria. Completare la campagna vaccinale e scaricare a terra le opportunità offerte dal Pnrr sono le priorità per non frenare lo slancio della ripartenza in atto”.

È questo, in sintesi, il commento della presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, sulle prospettive economiche della nostra regione.  

“Secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confindustria Udine sui dati aggiornati a fine luglio forniti da Prometeia – rimarca la presidente -, il Pil regionale, dopo la caduta dello scorso anno, -9,2%, è stimato crescere del +5,8% nel 2021 (ad aprile si prevedeva +5,2%). La fase espansiva è prevista estendersi anche al 2022, quando, verosimilmente, l’attuazione delle misure incluse nel Pnrr dovrebbe fornire uno stimolo più intenso, che porterebbe il Pil ad aumentare del +3,9%. Nel secondo semestre del prossimo anno, l’economia regionale dovrebbe, quindi, riportarsi sopra il livello pre-pandemia, recuperando il profondo gap del 2020”.

“A sostenere l’economia – afferma Anna Mareschi Danieli - ha contribuito soprattutto il recupero dell’industria, più forte delle attese. Più lenta la ripresa dei servizi, il cui andamento sta comunque ora migliorando, soprattutto grazie alla ripartenza del turismo. Nella seconda parte dell’anno si potrà, inoltre, beneficiare dell’erogazione dei primi fondi europei. Quest’ultimo fattore, assieme al progredire della campagna vaccinale e al recupero deciso del commercio internazionale, hanno concorso a rivedere al rialzo le stime del Pil per quest’anno. È evidente, quindi, che il robusto rimbalzo in corso dipende molto dal successo della campagna di immunizzazione e dall’implementazione delle misure contenute nel Pnrr”.

I consumi delle famiglie, dopo l’andamento fortemente deludente dello scorso anno, -12%, sono stimati in crescita del +3,9% nel 2021. “Nonostante l’aumento del reddito disponibile – osserva la presidente di Confindustria Udine -, persisterà una cautela nelle scelte di spesa delle famiglie, che manterranno ancora alta la propensione al risparmio, a cui si aggiunge anche un cambiamento in atto nelle abitudini di consumo. Il consolidarsi della ripresa e la disponibilità di fondi daranno un forte slancio agli investimenti, che recupereranno già quest’anno, con un rimbalzo atteso del +16,4%, la perdita registrata nel 2020, -7,3%”.

L’export regionale, dopo la debacle del 2020, dovrebbe crescere dell’11,6% quest’anno sospinto dalla ripresa del commercio mondiale.

L’occupazione, che lo scorso anno a fronte della drammatica caduta del Pil a seguito della pandemia è leggermente aumentata (+0,4%) in FVG rispetto allo stesso periodo del 2019 (unica regione in Italia a non aver registrato una variazione negativa: Nord Est e Italia -2%), è prevista crescere nel biennio di previsione 2021/2022.  “Fondamentale – fa notare la presidente - sarà l’espansione che registreranno i comparti dell’industria (il cui valore aggiunto è stimato aumentare del +10,5% quest’anno) e delle costruzioni (valore aggiunto +17,3% nel 2021, sostenuto dagli incentivi sulle ristrutturazioni e dagli investimenti pubblici). Più lenta la ripresa nei servizi (valore aggiunto +3,7% nel 2021), che torneranno ai livelli pre-pandemia solo ad inizio 2023”.

Il tasso di disoccupazione, calato lo scorso anno a seguito del crollo della ricerca attiva di lavoro per le restrizioni alla mobilità, è previsto aumentare, complici anche inevitabili processi di ristrutturazione aziendale e di ricomposizione settoriale, portandosi al 7,3% quest’anno.