La Cyber Ai, tra minacce e difesa

UDINE, 14 MAGGIO 2025 - Nel cuore della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo, l’intelligenza artificiale si afferma come uno degli strumenti più potenti e trasformativi. Ma, mentre la AI apre scenari inediti per l’innovazione e la competitività, soprattutto nel mondo delle imprese, essa alimenta anche potenziali, grandi rischi: i suoi stessi algoritmi, se finissero nelle mani sbagliate, potrebbero infatti dare vita a nuove e più sofisticate minacce informatiche. È in questo equilibrio sempre più delicato tra opportunità e pericolo che si colloca la Cyber AI, l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla sicurezza digitale. Un campo in continua evoluzione, dove attaccanti e difensori si sfidano a colpi di automazione, machine learning e cybersorveglianza predittiva.

Proprio per approfondire questi temi cruciali e offrire spunti di riflessione e confronto, il Comitato Piccola Industria e i Gruppi Telecomunicazione e Informatica e Terziario Avanzato di Confindustria Udine, insieme al Digital Innovation Hub Udine, hanno promosso mercoledì 14 maggio nella torre di Santa Maria il convegno dal titolo “Cyber AI: intelligenza artificiale tra minacce e difesa”, il quarto evento del ciclo “innovIAmo”, che punta a esplorare il ruolo strategico dell’intelligenza artificiale per il futuro delle imprese e lo sviluppo del territorio.

“Cybersecurity e intelligenza artificiale - ha evidenziato in apertura di incontro Annalisa Paravano, vicepresidente e presidente del Comitato Piccola industria di Confindustria Udine - non sono più ambiti riservati agli specialisti, ma elementi strategici per la crescita e la competitività delle imprese, soprattutto delle PMI, che rappresentano l’ossatura del nostro tessuto economico. Investire in sicurezza digitale significa proteggere il proprio valore, rafforzare il business e costruire fiducia. Con i quattro incontri del ciclo dedicato all’AI, dal titolo InnoviAmo – e in particolare con questo appuntamento focalizzato sulla cybersecurity – abbiamo voluto stimolare un cambiamento culturale profondo: aiutare le aziende a comprendere che l’adozione consapevole dell’intelligenza artificiale nella sicurezza informatica non è solo una risposta alle minacce, ma un’opportunità concreta per innovare e affrontare con visione le sfide del futuro”.

“L’intelligenza artificiale – ha poi ricordato Mauro Pinto, capogruppo Aziende terziario avanzato - è sempre più utilizzata per migliorare la sicurezza informatica. Riesce ad analizzare grandi quantità di dati in poco tempo, riconoscere comportamenti sospetti e intervenire rapidamente per bloccare potenziali attacchi. Ad esempio, in una azienda, l’AI può notare se qualcuno tenta di accedere a dati riservati da una posizione insolita o in orari strani, bloccando subito l’accesso e avvisando il team di sicurezza. Tuttavia, anche i criminali informatici iniziano a usarla per rendere i loro attacchi più sofisticati e difficili da individuare. Per questo motivo, l’AI è un supporto prezioso, ma deve sempre essere affiancata dall’esperienza umana e da strategie di difesa ben strutturate”.

Dal canto suo, Cristian Feregotto, capogruppo Aziende telecomunicazione e informatica, ha parlato dell’AI come di “un’arma a doppio taglio nel cyberspazio, capace di potenziare sia gli attaccanti sia i difensori in modo significativo. La corsa agli armamenti AI nel cyber spazio è già iniziata: chi avrà algoritmi più evoluti e dati migliori avrà un vantaggio decisivo. Difendersi con l’AI non è un’opzione, ma una necessità. Il tema risulta particolarmente attuale, anche in relazione alla direttiva europea NIS2, che impone obblighi di conformità a numerose aziende. Anche la quarta edizione di innovIAmo si è confermata un’occasione di valore, grazie al contributo di relatori d’eccellenza, che hanno portato competenze trasversali e prospettive uniche. È stato un privilegio co-organizzare e moderare l’evento in perfetta sinergia con i colleghi Annalisa Paravano e Mauro Pinto".

A discutere tecnicamente di Cyber AI tra attacco e difesa sono stati poi Alessandro Dreosso, IT manager di Casagrande S.p.A., Marco Cozzi, presidente del Digital Security Festival e head Of Innovation & ICT del Gruppo Banca Finint, Andrea Peressi, ceo di Modulblok S.p.A., Giuseppe Panarello, direttore tecnico capo del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica (COSC) per il Friuli Venezia Giulia, Alessio Ferraresso, channel account manager di WatchGuard Italia, Sandro Sana, editorialista di RedHotCyber & Cybersecurity360, e Simone D’Agostino, sostituto commissario della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Udine.  

In conclusione, Loris Collina, senior consultant di D-ATA Digital Technologies TEC4I FVG, e Franco Campagna, responsabile dell’Area Innovazione e Sviluppo Impresa di Confindustria Udine, hanno illustrato i servizi di cybersecurity per le imprese.