L’analisi dei dati relativi alla provincia di Udine, elaborati dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, evidenzia nel periodo gennaio-settembre 2025 una dinamica complessivamente positiva delle esportazioni, con un incremento pari al +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Andamento settoriale
Dal punto di vista settoriale, i comparti che hanno fornito il contributo più rilevante alla crescita dell’export provinciale risultano essere:
Permangono tuttavia andamenti più deboli o in contrazione in alcune componenti chiave dell’industria manifatturiera provinciale. In particolare:
A questi si aggiunge il comparto dei computer e prodotti elettronici e ottici, che evidenzia una riduzione più marcata (-15,8%, da 137 a 115 milioni di euro), in linea con la flessione osservata a livello regionale.
Destinazioni geografiche
Con riferimento ai mercati di destinazione, si osserva una crescita dei flussi verso la Germania, pari al +2,8%, da 809 a 831 milioni di euro, e una contrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-9,1%), che si confermano comunque i due principali partner commerciali della provincia di Udine.
Negli Stati Uniti, alla crescita delle vendite di macchinari (+3,6%, da 248 a 257 milioni di euro) e di articoli in gomma e plastica (+89,5%, da 7 a 12 milioni di euro), si contrappongono le flessioni registrate in numerosi comparti:
mobili (-11,2%, da 47 a 42 milioni di euro), bevande (-10,3%, da 14 a 12 milioni di euro), prodotti della metallurgia (-52,9%, da 23 a 11 milioni di euro), prodotti in metallo (-73,3%, da 45 a 12 milioni di euro), computer e prodotti dell’elettronica (-29,8%, da 12 a 8 milioni di euro) e apparecchiature elettriche (-1,7%, da 32 a 31 milioni di euro).
Risultano invece sostanzialmente stabili le vendite di prodotti alimentari (+0,5%, pari a 11 milioni di euro).
Nel dettaglio, nel terzo trimestre del 2025 si è registrato un calo dell’export verso gli Stati Uniti. Tale flessione, in parte fisiologica per il trimestre estivo, è risultata influenzata anche dal fatto che numerose imprese friulane hanno anticipato le esportazioni verso il mercato statunitense nei primi mesi dell’anno (gennaio-giugno), al fine di evitare o ridurre l’impatto di nuovi dazi previsti per la seconda metà del 2025.
Per quanto riguarda la Germania, si rilevano flessioni nei prodotti della metallurgia (-4,1%, da 240 a 230 milioni di euro), nei macchinari (-14,1%, da 103 a 89 milioni di euro) e nei prodotti in metallo (-2,6%, da 95 a 92 milioni di euro). Crescono invece i prodotti alimentari (+7,1%, da 54 a 58 milioni di euro), le apparecchiature elettriche (+42,8%, da 59 a 85 milioni di euro), i prodotti farmaceutici (+5,7%, da 43 a 46 milioni di euro) e i mobili (+2,4%, da 27 a 28 milioni di euro).
Risultano sostanzialmente stabili gli articoli in gomma e materie plastiche (+0,5%, pari a 60 milioni di euro).
Valutazione complessiva
Nel complesso, il profilo dell’export della provincia di Udine si caratterizza per una crescita moderata ma strutturalmente equilibrata, sostenuta da un contributo diffuso di più comparti produttivi e da una minore dipendenza da singole commesse di grande dimensione. Tale configurazione conferma il ruolo del territorio come area manifatturiera matura, diversificata e resiliente all’interno del sistema economico regionale.