Economia in Provincia di Udine

Produzione industriale

L’indice della produzione dell’industria manifatturiera della Provincia di Udine, dopo aver chiuso il 2017 con un aumento medio annuo del 3%, sostenuto dalla domanda interna ed estera in ripresa, ha mostrato anche nel primo trimestre del 2018 un’intonazione positiva.

Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine nei primi tre mesi del 2018 la produzione industriale è cresciuta del +2,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dell’1% rispetto al quarto trimestre del 2017.

Il consolidamento della ripresa dell'attività produttiva si traduce anche in una crescita diffusa della domanda interna e delle vendite all’estero (+1,5% la variazione tendenziale delle vendite totali).

 Il grado di utilizzazione degli impianti ha evidenziato, negli ultimi singoli trimestri, percentuali della capacità massima disponibile sempre crescenti per raggiungere l’84,5% nei primi 3 mesi di quest’anno, livello superiore anche all’83,5% rilevato nel quarto trimestre del 2017.

Ottimi segnali sono confermati dagli ordini, in aumento del 6% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno e del 2,6% rispetto al primo trimestre del 2017.

La scomposizione del dato della produzione industriale nei settori merceologici caratteristici che compongono la struttura industriale provinciale, evidenzia che la robusta ripresa nell’industria meccanica, cresciuta mediamente del +3,1% nel 2017, e siderurgica, +2,3% nel 2017, è proseguita anche nel primo trimestre del 2018 segnando rispettivamente +2,8% e +3,6% nel confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno.

Aumentati i volumi prodotti anche nei comparti alimentare (+2,3% la variazione tendenziale nel primo trimestre), carta (+3,7%), chimica (+5%) e gomma e plastica (+5,7%).

L’industria del legno e dei mobili nel primo trimestre registra una battuta di arresto e in provincia diminuisce la produzione complessiva del -1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, interrompendo il trend positivo del 2017 che ha registrato una crescita media annua del +2,4%.

Permangono le difficoltà nel comparto delle calzature (-2,5%), mentre confortanti indicazioni provengono da quello dei materiali da costruzione.

Secondo le previsioni degli operatori, il livello dell’attività economica continuerà a migliorare nel corso del 2018, grazie al contributo ancora favorevole della domanda interna ed estera. 

 

Commercio estero

L’export si conferma il motore dell’economia della Provincia di Udine. Dopo la crescita del +9,9% registrata nell’intero 2017, le vendite all’estero della provincia di Udine accelerano nuovamente nel primo trimestre del 2018, segnando un aumento del +10,4% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (da 1.265 a 1.397 milioni di euro), il valore più elevato tra le province del Triveneto, e superiore al dato nazionale, +3,3%, e a quello registrato dalle macro aree del Nord-Est, +4%, e del Nord-Ovest, +5,3%, portandosi per la prima volta sopra il valore pre-crisi del 2008. La quota dell’export provinciale udinese su quello regionale si attesa al 37,3%, superiore a quello delle altre province (Pordenone 26,2%, Trieste 14,3%, Gorizia 22,2%), ed in crescita rispetto al valore medio annuo del 2017 (34,2%).

Il miglioramento della domanda interna e la ripresa delle attività che incorporano beni impiegati nelle lavorazioni industriali, determinano l’aumento delle importazioni salite del +14 %, da 826 a 942 milioni di euro (metallurgia +6,2%, prodotti chimici +1,7%, macchinari +22,2%, smaltimento rifiuti e recupero di materiali +42,2%). La bilancia commerciale si mantiene sempre positiva e pari a 455 milioni di euro.

L’incremento delle vendite all’estero è determinato dai positivi risultati dei prodotti della metallurgia, che ha realizzato il 30,1% delle esportazioni, con un aumento, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, del +13,3%, da 371 a 420 milioni di euro.

Seguono i macchinari, le cui esportazioni sono cresciute del +7,6%, da 236 a 254 milioni di euro, i mobili, +1,1%, da 113 a 115, i prodotti in metallo, +42,4%, da 101 a 143, le apparecchiature elettriche, -9,1%, i prodotti alimentari, +0,9%, gli articoli in gomma e le materie plastiche, +5,4%, i prodotti chimici, +6,5%.

Sul piano della distribuzione geografica delle esportazioni, si rafforza il mercato interno dell’Unione europea, il cui peso sul totale delle vendite all’estero passa dal 68,3 al 69,9%, con un una crescita nel primo trimestre del +13%.

Le esportazioni verso l’area extraUE, pur registrando un aumento del +4,9%, da 401 a 421 milioni di euro, scendono dal 31,7% al 30,1% del totale.

Il mercato tedesco si conferma il primo mercato di esportazione, con una quota pari al 18,1% del totale, segnando un incremento del +6,8%, da 237 a 253 milioni di euro. Seguono l’Austria, in crescita del +9,9%, da 117 a 129 milioni di euro, la Francia, +20%, da 89 a 107 milioni di euro, gli Stati Uniti, +23,4%, da 75 a 93 milioni di euro. In forte crescita l’export verso la Cina, +86,1%, passato da 16 a 30 milioni di euro.

 

Mercato del lavoro

Nel primo trimestre 2018 le assunzioni hanno riguardato 23.516 rapporti di lavoro, il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quando si sono contate in 20.149 unità).

La maggior parte delle assunzioni, 9.858, pari al 41,9% del totale, ha interessato il terziario, cresciute del 9,2% rispetto all’anno precedente. Segue il manifatturiero, con 4.850 assunzioni, il 20,6% del totale, che ha registrato un aumento del 20,1%. Le costruzioni con 982 assunzioni, il 4,2% del totale, segnano un incremento del 33,4%.

Le cessazioni, sempre nel primo trimestre del 2018, si sono attestate a 18.398 (di cui 8.925 nel terziario e 3.717 nel manifatturiero), +25,1% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno quando sono state 14.710.

 

In allegato il documento completo a cura dell'Ufficio Studi di Confindustria Udine