UDINE, 23 LUGLIO 2025 - “Porto Nogaro si trova oggi in una fase di passaggio decisiva: da un lato, l’avanzamento delle opere conferma l’impegno economico e tecnico profuso; dall’altro, rimangono aperte criticità manutentive per permettere a Porto Nogaro la quota del fondale a -7,5 metri. Tali criticità devono essere affrontate in tempi certi. Solo attraverso un’azione integrata e dialogante tra Regione e Capitaneria sarà possibile garantire al porto un pescaggio stabile, una piena accessibilità e una manutenzione programmata in grado di evitare nuove interruzioni nel medio termine”.
È questo, in sintesi, il commento del presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, che oggi – accompagnato dal vicepresidente dell’Associazione Nicola Cescutti e dal direttore generale Michele Nencioni - ha partecipato a un incontro in Regione, a Trieste, promosso dall’assessore regionale alla difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, al quale hanno partecipato anche Capitaneria di Porto e i tecnici della direzione regionale Infrastrutture e territorio, per fare il punto sullo stato dei lavori di dragaggio a Porto Nogaro.
I lavori di dragaggio presso il porto di Nogaro sono attualmente in corso e riguardano i punti specifici soggetti a insabbiamento del fondale, con l’obiettivo di ripristinare il fondale a –7,50 metri e la cunetta navigabile di 35 metri.
Va precisato che per effetto dell’Ordinanza n. 46/25 del 14 luglio 2025 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Nogaro, il pescaggio è stato temporaneamente ridotto tra -5,00 e – 5,30 metri in funzione della lunghezza della nave, a causa di un interrimento del canale di atterraggio di Porto Buso (che è stato riscontrato tra la seconda e la terza meda, come accade praticamente sempre). La Regione FVG si è prontamente attivata per i lavori urgenti di ulteriore dragaggio, che dovrebbero essere terminati per questa porzione di canale navigabile entro agosto 2025 (entro la metà di agosto l’inizio dei lavori per il ripristino della quota di -7,5). In quell’occasione ed a seguito di nuovi rilievi, l’Ufficio Circondariale Marittimo potrà riconsiderare il contenuto dell’Ordinanza di limitazione temporanea, aumentando il pescaggio.
“L’obiettivo principale dei dragaggi – ha osservato il presidente di Confindustria Udine, dopo aver ringraziato l’assessore Scoccimarro per l’opportunità del confronto e per l’impegno messo in campo dalla Regione per l’operatività dello scalo - è stabilire un metodo che permetta la piena funzionalità del porto in modo costante”.
In sintesi, occorre impostare un’attività di rilievo batimetrico almeno due volte all’anno, cosa che la Regione ha già previsto di fare e prevedere interventi ordinari cadenzati, che siano in grado nella maggior parte dei casi di avere un pescaggio allo stato di progetto.
Nel corso dell’odierno incontro si è appreso con favore che verranno installati anche nuovi mareografi che restituiranno in tempo reale dati sull'andamento del medio mare da cui sviluppare un nuovo sistema dinamico per la gestione del transito delle imbarcazioni. Ulteriori strumentazioni, comprese auspicabilmente quelle utili a valutare in tempo reale l’andamento delle correnti, sviluppate in accordo con la Capitaneria, potranno garantire una navigazione più sicura. Rimane aperto il nodo degli eventi straordinari che, se accadono, comportano che si debba effettuare una ulteriore misurazione e successivi lavori. Tra questi due momenti passano circa sei mesi, con evidenti ripercussioni sull’operatività dello scalo.
“Lavoriamo tutti insieme - ha concluso Pozzo - nella piena comprensione tecnica delle esigenze operative, considerando sempre il ruolo strategico che Porto Nogaro riveste per la logistica regionale e dunque per la competitività del sistema produttivo ed economico del territorio”.